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Premio Stampa Ferrara 2025 assegnato alla Caritas diocesana. Cerimonia il 5 aprile con seminario su povertà e informazione di OdG regionale e Assostampa ferrarese

La Caritas diocesana ha ricevuto il Premio Stampa Ferrara 2025, assegnato dai giornalisti ferraresi; un riconoscimento che l’Associazione Stampa della città, da un paio d’anni guidata da Antonella Vicenzi, effettua dal lontano 1958 con l’obiettivo di porre in luce, e di fatto ringraziare, chi, privato o ente, abbia “manifestato il proprio amore per Ferrara valorizzandone le tradizioni, la storia o la cultura”. Diretta da Paolo Falaguasta, la Caritas (sede in via Brasavola) grazie all’impegno di 250 volontari assiste ogni anno 1.350 persone e serve ben 10.000 pasti alla mensa. Ma sostiene i poveri anche in molti altri modi e pone a disposizione medici e vari professionisti: la sua è dunque un’attività assolutamente benemerita.

La cerimonia, vivace e partecipata, si è svolta nel salone di rappresentanza dello splendido palazzo rinascimentale Naselli-Crispi di proprietà del Consorzio di Bonifica che ha ospitato l’evento, preceduto da un interessante e utile seminario di formazione, promosso da Ordine dei Giornalisti e Assostampa Ferrara, sul tema delle vecchie e nuove povertà in rapporto al mondo dell’informazione. L’occasione ha quindi consentito anzitutto di illustrare il ruolo davvero rilevante, concreto ed etico, che da decenni svolge la Caritas. Coordinati dal vice presidente dell’Ordine regionale Alberto Lazzarini, ne hanno parlato, specificamente, l’arcivescovo monsignor Gian Carlo Perego, il vicario diocesano monsignor Massimo Manservigi e il direttore della Caritas nazionale don Marco Pagniello. Perego si è soffermato sui dati salienti del recente, annuale rapporto Caritas sulla povertà che vede la costante crescita dei “poveri assoluti” (meno di 560 euro di reddito mensile) pari al 10% della popolazione e all’8% delle famiglie con un acuirsi del problema fra i bambini soggetti a crescente “povertà ereditaria” e non aiutati dall’“ascensore sociale”. Le istituzioni devono in sostanza fare di più. Della storia della Caritas ferrarese ha parlato don Manservigi ricordando con commozione don Paolo Valenti che la diresse a lungo. Don Pagniello ha invece presentato un nuovo progetto targato Caritas che ha al centro il microcredito e il ruolo della comunità che di fatto sostiene il richiedente. Contestualmente rilevante è il ruolo che svolge la stampa, come hanno sottolineato Paolo Maria Amadasi (presidente del sindacato regionale) e Matteo Naccari (segretario nazionale aggiunto della Fnsi) il quale ha colto l’occasione per porre in luce le grandi difficoltà del mondo dell’informazione, incalzato in particolare da un’intelligenza artificiale che non presenta solo opportunità ma anche notevoli pericoli.

Nella seconda parte della mattinata, coordinata da Stefano Ravaioli, si sono avvicendati al microfono varie autorità capitanate dal prefetto Massimo Marchesiello; con lui il presidente del Consorzio di Bonifica Stefano Calderoni, il presidente della Provincia Daniele Garuti, l’assessore comunale Cristina Coletti, i consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra: da tutti il riconoscimento del grande valore dell’attività svolta dalla nostra Caritas e, nel contempo, la sottolineatura del ruolo insostituibile dell’informazione nella difesa della democrazia e del bene comune. Infine la consegna del premio, da parte della Vicenzi, all’arcivescovo e ai volontari rappresentati da Michele Luciani: un quadro, molto bello, opera di Martina Taddia, studentessa dell’Istituto “Dosso Dossi”. Per l’occasione è stata realizzata anche una litografia numerata di Gianni Cestari per i 130 anni di Assostampa.

(8 aprile 2025)