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Raccontare con l’immagine: Fotografia & Fotogiornalismo nell’era contemporanea

Etica e informazione. Tra deontologia, libertà di espressione e approccio culturale è il titolo del seminario conclusivo di RACCONTARE CON L’IMMAGINE 2023 in programma sabato 15 aprile alle ore 15, a Bologna, presso la Sala comunale “Prof. Marco Biagi” (via Santo Stefano, 119).
Riflessioni sul “dilemma” del fotogiornalista: la ricerca di un equilibrio tra diritti e doveri è il filo rosso dell’incontro (valido per la FPC, iscrizioni su www.formazionegiornalisti.it) con interventi di Massimo Sciacca (fotoreporter), Rosy Santella (photo editor Internazionale), Michele Partipilo (giornalista esperto di etica e deontologia dell’informazione) e Silvestro Ramunno (presidente Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna).

Il progetto RACCONTARE CON L’IMMAGINE: Fotografia & Fotogiornalismo nell’era contemporanea è promosso da AIRF – Associazione Italiana Reporters Fotografi con patrocinio di diverse realtà istituzionali, in primis l’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna da sempre partner e sostenitore dell’iniziativa.

Dopo il successo del primo ciclo nel 2019-2020, AIRF ha ideato una nuova serie di incontri sul fotogiornalismo “con lo scopo di trattare il tema in rapporto alla fotografia in generale attraverso la storia, l’estetica, la cultura, la società”. Obiettivo del progetto è “fare emergere quanto sia fondamentale – e urgente, dato il ruolo ormai predominante che l’immagine riveste a tutti i livelli nel nostro quotidiano – possedere consapevolezza nel linguaggio visivo e coltivare una cultura fotogiornalistica e, più in assoluto, fotografica”.
Attraverso i quattro appuntamenti di questa edizione, AIRF intende “offrire un’esperienza conoscitiva e dialettica a tutti i soggetti per i quali l’immagine rappresenta un mezzo di comunicazione” (fotografi, reporter, giornalisti, fotogiornalisti), ma anche “discutere l’argomento con la cittadinanza”. Dunque, propone interventi di professionisti, esperti, studiosi e cerca di coinvolgere tutti i possibili interlocutori, perché “nessuno è escluso”, “ciascuno di noi è inevitabilmente produttore e fruitore di immagini”: “strumenti primari di informazione e documentazione, riflessione ed espressione che, con effetto più o meno sostanziale, accompagnano e plasmano il vissuto personale e, al contempo, arricchiscono e alimentano l’immaginario collettivo”.
Il format del progetto è costituito da quattro aree tematiche, approfondite in altrettanti seminari: Le grandi storie del fotogiornalismo, Analisi, teoria, riflessioni sul fotogiornalismo, Il mestiere del fotogiornalista, Editoria e fotogiornalismo. Gli argomenti vengono affrontati “insieme ai professionisti dei più svariati ambiti della comunicazione visiva: fotografi, photo editor, curatori, storici, giornalisti, docenti, content creator”, che si incontrano e dialogano tra loro (e con il pubblico) per offrire “uno sguardo trasversale e differenti punti di vista” sui diversi temi “arricchendo la discussione attraverso il confronto tra le molteplici discipline”.
Anche se incentrati su “un approccio tecnico e professionale”, gli incontri intendono mantenere “un riferimento costante alla fotografia in senso esteso, spaziando tra i livelli e i vari campi della comunicazione” per analizzare “l’impatto, le implicazioni socio-culturali e i rapporti causa-effetto nel mondo contemporaneo delle questioni trattate, sviscerare i percorsi storici e ipotizzare evoluzioni nel tempo a venire”.

Come detto, il progetto è riconosciuto, patrocinato e sostenuto dall’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna, che ha inserito tutti gli eventi fra le attività di formazione e aggiornamento degli iscritti con attribuzione di crediti FPC. Come sottolinea il presidente dell’OdG Silvestro Ramunno, tra gli obiettivi dell’Ordine regionale c’è “quello di rilanciare un rapporto con l’AIRF, non solo perché ci stiamo simpatici, ma soprattutto per una ragione di fondo: ridare valore al giornalismo, che da qualche tempo non gode di buonissima reputazione”.
Il ciclo di incontri ha pure i patrocini di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna. Responsabile e referente è Adriana Tuzzo (fotografa freelance e consigliera AIRF). Pensato soprattutto per i professionisti della comunicazione, è aperto a tutta la cittadinanza: la partecipazione è libera e gratuita, fino a esaurimento posti.

AIRF – Associazione Italiana Reporters Fotografi è un’associazione di fotografi e videoperatori professionisti, nata nel 1966 e con sede unica a Bologna, istituita allo scopo di promuovere e tutelare l’attività professionale degli associati. Libera, apartitica e apolitica, non ha fini di lucro e si propone di attuare ogni iniziativa tesa a salvaguardare quanto, in ogni tempo e con qualsiasi mezzo, sia prodotto nel campo dell’informazione fotografica. È riconosciuta dal Consiglio dei Ministri ed è presente al tavolo dei lavori per la revisione della Legge sul Diritto d’Autore e per il riordino dell’Editoria presso il Dipartimento Informazione ed Editoria. Ha collaborato con il MiBACT per la redazione del Piano Strategico di Sviluppo della Fotografia. È riconosciuta dall’Ordine dei Giornalisti, in particolare collabora con quello dell’Emilia-Romagna, di cui è da decenni il punto di riferimento per l’informazione visiva.

Dettagli del PROGETTO su www.airf.it/focus.
PROGRAMMA dell’edizione 2023 a questo link.
QUI la LOCANDINA del 15 aprile 2023.

F.S.
(7 aprile 2023)