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RINVIATE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI CONSIGLI DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI. SI VOTERÀ A NOVEMBRE NELLE DOMENICHE 8, 15 E 22

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti slittano di oltre quaranta giorni e, quindi, si svolgeranno a novembre. È il risultato finale di una querelle che ha diviso l’Ordine e che si conclude penalizzando quelle realtà, come l’Emilia-Romagna, che avevano proceduto nel rispetto delle scadenze previste dalla legge e dalla stessa determina con la quale il Presidente nazionale, Carlo Verna, aveva fissato il voto per l’ultima domenica di settembre e le prime due di ottobre.

Il rifiuto degli Ordini della Lombardia e della Campania di attenersi a queste scadenze (mentre ora hanno deciso di convocare gli elettori a novembre), impedendo così il voto contemporaneo a livello nazionale, ed una gestione non proprio lineare della vicenda da parte del Comitato Esecutivo nazionale, che ha provocato le dimissioni di 4 componenti su 9, oltre ad una sostanziale indifferenza del Ministero vigilante, quello della Giustizia, hanno posto il nostro Ordine regionale di fronte alla scelta se votare ad ottobre per il solo Consiglio regionale (per il quale la data viene decisa in sede locale) e richiamare gli elettori a novembre per il Consiglio nazionale (la cui data è determinata dal Presidente nazionale) oppure se unificare il voto in un’unica tornata elettorale. La scelta di dividere in due tempi il voto ci è parsa assurda per il disagio imposto ai colleghi e la moltiplicazione della spese. Quindi, malgrado avessimo inviato tutte le comunicazioni a termini di legge, abbiamo deciso di unificare il voto per i Consigli regionale e nazionale ed il Collegio dei revisori dei conti in un’unica tornata elettorale, quella di novembre.

Questa vicenda impone un ripensamento nel modo di funzionare dell’Ordine e ci riconferma nella necessità di una riforma così come chiediamo da tempo. Proprio a cominciare dai meccanismi elettorali.

Quindi, le nuove date sono le seguenti: domenica 8 novembre il voto sarà valido solo qualora si rechino alle urne il 50% più uno degli aventi diritto (cosa impossibile a verificarsi dato l’elevato numero degli iscritti); domenica 15 novembre saranno eletti quei colleghi che otterranno il 50% più uno dei voti espressi (come sempre invitiamo gli elettori a recarsi alle urne direttamente in questa data evitando quella dell’8 che ha una soglia troppo alta che non si è mai realizzata); domenica 22 novembre  si svolgerà l’eventuale ballottaggio a cui parteciperanno i due più votati per ogni seggio rimasto vacante. Ballottaggio che, in Emilia-Romagna, finora è sempre avvenuto, specie per la categoria dei professionisti.

Pur non avendo alcuna responsabilità diretta su quanto accaduto ci scusiamo con i colleghi per la confusione che si è creata.

(24 settembre 2020)