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Si è spento il giornalista reggiano Glauco Bertolini: apprezzato cronista di giudiziaria, cultore di storia locale e toponomastica

Aveva 88 anni Glauco Bertolini, se ne è andato a Reggio Emilia, sua amata città di nascita dove ha vissuto un lungo percorso professionale. Da giovane cronista ha lavorato per Avvenire e Gazzetta di Reggio, per poi passare al Resto del Carlino nelle redazioni di Bologna, Padova, Modena e infine Reggio Emilia dove è stato firma storica di Carlino Reggio: vicecapo e cronista di giudiziaria, “decano della redazione”. Sulle pagine del quotidiano cittadino, anche da pensionato, è stato autore di numerosi articoli di storia locale e toponomastica, molto graditi dai lettori e raccolti nel volume “Vecchia Reggio fatta a pezzi”, edito da Tecnograf nel 2010.

L’Associazione Provinciale Stampa Reggiana “Gino Bedeschi” ha ricordato Glauco Bertolini (glaber, come amava siglare i suoi pezzi) con grande affetto, riconoscenza e stima per il “suo fattivo impegno, notevole e prezioso, nell’Associazione”, di cui è stato presidente, segretario e componente del direttivo: “un validissimo professionista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1965, esemplare maestro di giornalismo e punto di riferimento per tanti colleghi”. E ha sottolineato anche “gli interessi storici di Bertolini, manifestati nei suoi numerosi e puntuali contributi”.

Il collega Andrea Fiori lo ha così descritto: “Eclettico. Finto burbero, cuore d’oro”. E ha precisato: “Lo conobbi al Carlino all’inizio della mia carriera, nella seconda metà degli anni Novanta. Anche dopo la pensione Glauco non aveva rinunciato al gusto di respirare l’aria della redazione, dove continuava ad aggiornare il suo straordinario archivio fatto di articoli e foto, e dove sornione osservava i ragazzi di bottega dispensando consigli”.

Penna graffiante, prezioso testimone di decenni di storia locale. Persona di profonda cultura, alimentata da una “inesauribile curiosità di conoscere”. La sua passione era la lettura. Storia romana. Sul suo comodino c’era sempre un libro sull’argomento. “Avrà letto migliaia di libri, diceva che non se ne sa mai abbastanza”, ha ricordato la figlia Manuela.

Bertolini è stato uno dei primi a sostenere l’esame di idoneità professionale, nel ’65. Ha lavorato assiduamente come giornalista ma è riuscito anche a ritagliarsi lo spazio per laurearsi in storia, in 4 anni, con lode. È stato socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria e, come detto, per anni componente dell’Associazione Stampa Reggiana.

L’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna si unisce al cordoglio di familiari, amici e colleghi e formula sentite condoglianze.

F.S.
(13 maro 2023)