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Fpc: “Tecnologie digitali e giornalismo”, i nuovi scenari dell’informazione

Promosso e organizzato da Ordine regionale dei giornalisti, Fondazione Odg e Lepida con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Primo appuntamento a Modena sui big data, conclusione a Bologna con le implicazioni del lavoro digitale. Altri appuntamenti a Rimini, Ravenna, Reggio Emilia e Parma.

Reti, banda larga, Smart city: sono solo alcuni degli argomenti oggetto del ciclo di sei seminari su “Tecnologie digitali e giornalismo”, che si svolgeranno in altrettante città dell’Emilia-Romagna. Incontri di alto livello che si propongono di esplorare e raccontare i nuovi scenari del mondo dell’informazione e come è cambiato il modo di lavorare di cronisti, uffici stampa e operatori del settore. Si comincia da Modena il prossimo venerdì, 28 settembre, col tema dei grandi archivi dati (“I Data: open, big, citizen…”, il titolo dell’incontro), chiusura a Bologna venerdì 16 novembre con “Il lavoro digitale e le sue implicazioni”. Gli altri appuntamenti a Rimini (“Reti, banda larga e Wi-Fi”, 5 ottobre), Parma (Smart City”, 12 ottobre), Reggio Emilia (“Digitale e sociale”, 19 ottobre) e Ravenna (“Cyber security”, 26 ottobre). La partecipazione ai corsi varrà come attribuzione dei crediti formativi professionali per i giornalisti iscritti all’Ordine.
Promotori dell’iniziativa sono l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, la Fondazione dell’Ordine regionale che dal 2014 cura la formazione obbligatoria continua degli iscritti, e che a oggi ha organizzato e gestito 679 eventi formativi in tutta la regione, Lepida Spa, la società in-house della Regione Emilia-Romagna che si occupa delle infrastrutture di telecomunicazione, e #PaSocial, la prima associazione italiana dedicata alla nuova comunicazione (web, social network, chat, intelligenza artificiale). Al ciclo di seminari, la Regione ha concesso il proprio patrocinio.
Come è stato sottolineato nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (che si è svolta il 19 settembre presso la sede della Regione Emilia-Romagna) questo ciclo di seminari è una novità assoluta per la Formazione Professionale Continua giornalistica in ambito nazionale, così come l’alto livello dei docenti coinvolti nei vari incontri.
La formazione professionale continua – ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Giovanni Rossiè una grande opportunità per i giornalisti. Può consentire di migliorare la qualità del lavoro, fornendo conoscenze più dettagliate e precise su vari argomenti. Per questo l’Ordine ricerca la collaborazione di strutture qualificate come è, certamente, Lepida con la quale esploreremo quel confine in rapido movimento rappresentato da tutto ciò che riguarda il rapporto tra gli strumenti digitali ed il ciclo dell’informazione: dalla produzione alla distribuzione fino al tipo di utilizzo e consumo“.
Per Alfredo Peri, presidente di Lepida, “le conoscenze e l’esperienza che Lepida ha maturato nei suoi dieci anni di storia vengono messe a disposizione di questo corso di formazione che spicca sia nella struttura tematica che nel coinvolgimento delle esperienze territoriali. Lo facciamo molto volentieri essendo in piena coerenza con il mandato dei nostri soci pubblici, teso a costruire una comunità digitale sempre più consapevole delle opportunità e dei rischi che derivano dalla incessante evoluzione tecnologica. Chi produce informazione e chi la riceve ha il bisogno, e al tempo stesso il diritto, di conoscere gli strumenti, le logiche, la struttura organizzativa, le regole di questa epoca digitale così pervasiva e condizionante. Per quanto ci è possibile, siamo onorati di portare un contributo di conoscenza”.
La formazione è fondamentale – ha aggiunto Francesco Di Costanzo, presidente di #PaSocial – per la qualità dell’informazione. Occorre dunque essere attrezzati dal punto di vista professionale per orientarsi fra i diversi strumenti e linguaggi”.
Il tema del digitale – ha concluso il presidente Stefano Bonaccinivede la Regione in particolare evidenza: entro il 2020 tutto il territorio regionale sarà coperto dalla banda larga grazie a un investimento complessivo di circa 250 milioni di euro fra fondi regionali e statali e in questo abbiamo in Lepida un partner importante. Impossibile non fare i conti con il nuovo modo di fare informazione, inevitabilmente legato alle nuove tecnologie e alle possibilità offerte dal web e dai social network. Si sono aperte opportunità importanti e inimmaginabili fino a pochi anni fa, ma allo stesso tempo non si può rinunciare all’intermediazione giornalistica, al lavoro del giornalista svolto secondo canoni di professionalità e autonomia, che passa in primo luogo per la verifica delle fonti e delle notizie”.
(20 settembre 2018)