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Un buon esempio di giornalismo investigativo. Sentenza esemplare a favore dell’informazione

Una sentenza esemplare a tutela della correttezza dell’informazione.

La vicenda risale al 2017 e la sentenza in questione all’anno appena concluso, ma vale la pena di essere ripresa in quanto le affermazioni della giudice Cinzia Gamberini sono per noi estremamente significative.

Di cosa si tratta? Il Bologna calcio aveva querelato il collega Simone Monari ed il quotidiano “la Repubblica” ritenendosi diffamato per un’inchiesta nella quale si approfondivano alcune questioni inerenti sia a ipotizzate irregolarità contabili ed un presunto conflitto d’interessi nella società Bologna F.C. (con violazione del codice etico della medesima) sia ai pagamenti delle provvigioni da parte della società ai procuratori di alcuni calciatori.

La sentenza – di primo grado – contesta le ragioni dei querelanti, respinge l’esosa richiesta di risarcimento (un milione di euro da devolvere ad una onlus) e condanna il Bologna calcio al pagamento delle spese legali e generali del giudizio (all’incirca 40.000 euro).

Vanno segnalati alcuni passaggi delle motivazioni come quando si afferma che «il giornalismo non si connota soltanto per la mera esposizione dei fatti, cosa che costituisce la base del diritto di cronaca, potendo bensì essere volto, anche al “commento”, all’elaborazione di notizie da parte del giornalista, con ciò esercitando il diritto di critica». Ed ancora: «Questa modalità di fare giornalismo (evidentemente quella al centro del giudizio – ndr) non è nuova nella giurisprudenza nostrana che la indica come l’espressione più alta e nobile dell’attività d’informazione».

Quindi, nel sostenere che Monari su “la Repubblica” ha svolto correttamente il proprio lavoro conducendo «un’indagine che ha portato alla luce notizie rilevanti e vere, altrimenti non conosciute né conoscibili dal pubblico di tifosi e dei contatti commerciali del Bologna», la sentenza riconosce la fondamentale funzione di una informazione che approfondisce e commenta i fatti.

(19 gennaio 2021)