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Un viale di Parma intitolato al giornalista, scrittore, pittore Tiziano Marcheselli

La commissione Toponomastica del Comune di Parma ha deciso di dedicare una strada – un viale per la precisione – a Tiziano Marcheselli, giornalista di spessore, ma non solo.

Questo il profilo che correda l’intitolazione.
Nato a Parma il 6 agosto 1939. Deceduto a Parma il 27 ottobre 2011. Giornalista, scrittore, pittore. Tiziano Marcheselli ha vissuto i suoi 72 anni a Parma e per Parma. Giornalista della «Gazzetta di Parma» dal 1961, professionista dal 1º gennaio 1966 con tessera dell’Ordine Nazionale n. 006238, critico d’arte per lo stesso quotidiano parmigiano e responsabile della settimanale pagina dell’Arte dal 1978 fino alla morte nell’ottobre 2011. Cinquant’anni di Gazzetta di Parma conditi da migliaia di articoli di argomento storico, artistico e folcloristico locale, ma anche cinquanta libri pubblicati come scrittore (49, per la precisione), mantenendo il filo conduttore di Parma, la sua storia e le sue storie, le vie, i monumenti, le cartoline e i personaggi del centro, specialmente quelli marginali, i cosiddetti «ultimi». Tra i titoli dei libri, in ordine cronologico, «Cento pittori a Parma» nel 1969, i due volumi con illustrazioni proprie «Gente di Parma» nel 1978 e 1979, «Carlo Bisi – Ciao Pampurio!» nel 1982, «Fantasmi e leggende dei castelli parmensi» con 12 tavole originali del pittore Proferio Grossi nel 1982, «TEP Trasporti pubblici a Parma» nel 1985, «Il nostro amico Enzo Sicuri» con Giovanni Ferraguti nel 1985, «San Francesco del Prato, un tesoro da salvare» nel 1986, i sei volumi di «Un anno a Parma» con le foto di Giovanni Ferraguti dal 1986 al 1991, i tre volumi enciclopedici «Le Strade di Parma» nel 1988, 1989 e 1990, «Padre Lino e il suo tempo» nel 1994, «Verdi, il monumento ritrovato» con Proferio Grossi, Gian Paolo Minardi e Marzio Pieri nel 1995, il «Dizionario dei Parmigiani» con Fabrizio Marcheselli nel 1997, «Mariano 30 – Nel trentesimo anniversario del Tc Parma» nel 1998, «La storia di Parma» nel 2004, «Il testamento di Sicuri» nel 2004, i quattordici volumi di «Parma di una volta» nel 2006 e 2007, «Berceto di una volta» nel 2007, «Noceto di una volta» nel 2007, «Collecchio di una volta» nel 2008, «Borgotaro di una volta» nel 2009 e «Busseto di una volta» nel 2010. Postumi, completati dal figlio giornalista e scrittore Fabrizio Marcheselli, «Medesano di una volta» nel 2012, «Fidenza di una volta» nel 2012 e «Lassù in Loggione – 15 anni di opere viste dalla piccionaia (dal 1996 al 2011 al Teatro Regio di Parma)» con le foto di Gianluca Montacchini nel 2013. La collana «Parma di una volta», uscita in abbinamento esclusivo con la Gazzetta di Parma, ha stabilito un record tra città e provincia, superando le 160 mila copie vendute. Parallelamente una carriera da pittore per Tiziano Marcheselli, nel solco della «pop art» dal 1964 fino alla morte, con più di 40 esposizioni personali in varie città italiane, la vittoria di una cinquantina di premi e l’invito in numerosi concorsi, da «Riccione-Arte» alla «Biennale» di La Spezia, dal Premio «Suzzara» (Mantova) a «Scrittori-pittori» ad Aci Trezza (Catania) nel 1976 con Dino Buzzati, Giuseppe Fava, Cesare Zavattini e il «Premio Nobel per la letteratura 1975» Eugenio Montale. Tra le mostre personali nel Parmense, le due nella galleria Consigli Arte a Parma nel 1986 e 1995, «Giovanni dalle Bande Nere» nella Rocca dei Rossi a San Secondo Parmense nel 1998, «Barriera Vittorio Emanuele» nella galleria antiquaria Lo Scrigno a Parma con scritti di Alberto Bevilacqua, Mario Gandini, Gene Gnocchi, Davide Barilli, Guido Conti e altri nel 2002, «Museum» alle Fiere di Parma come artista invitato nel 2002 e 2003, «Ritratti dei 25 presidenti del Rotary Parma Est» nel Circolo di Lettura a Parma nel 2003, «La storia di Parma» nel Museo Glauco Lombardi a Parma nel 2004, una sala sul tema del «Mito» nella Rocca Sanvitale a Sala Baganza nel 2004, «Omaggio a Giovannino Guareschi» nella galleria San Ludovico a Parma nel 2007, «Don Chisciotte» e «Via Francigena» nell’ex prosciuttificio Levoni a Collecchio nel 2007 e 2008, «50 anni di Pop Art» nella galleria International Line a Basilicanova e nel Palazzo Civico a Montechiarugolo nel 2008 e «Only Women’s», ritratti di sole donne, in tre gallerie in contemporanea a Parma nel 2009. Poi un salone sul tema «Futurismo oggi» nel Castello di Lerici (La Spezia) nel 2009 e una sala su «Egon Schiele» nel Palazzo Bentivoglio a Gualtieri (Reggio Emilia) nel 2010. Tiziano ha inoltre partecipato a circa 200 mostre collettive e ha organizzato più di 100 rassegne artistiche nel Parmense, realizzando nelle strade di Calestano due affreschi e, a Parma, una «Via Crucis» nella chiesa dello Spirito Santo, una «Deposizione» per la chiesa di San Giovanni Battista, un ritratto di Giovanni Paolo I per il Vescovado, un grande dipinto tratto dal Correggio per l’Abbazia di San Giovanni Evangelista, un ritratto di Padre Lino per la Cappella del nuovo carcere di via Burla e una serie di quadri su Arturo Toscanini per la Corale Verdi. Ha disegnato le «Carte da gioco parmigiane», il «Gioco dell’oca parmigiano», calendari, copertine di libri di vari autori (da Corrado Corti ad Andrea Villani) e innumerevoli illustrazioni per la Gazzetta di Parma, riviste, romanzi, videocassette, dischi e perfino vini. Le sue opere si trovano in centinaia di collezioni private e pubbliche, ad esempio presso l’Archivio di Stato di Parma e la Fondazione Cariparma che nel 2018 gli ha dedicato la conferenza d’arte «Parma è pop: la città di Tiziano Marcheselli». Ha presentato in catalogo quasi tutti i maggiori artisti parmigiani della seconda metà del 1900 e del primo decennio del 2000. È stato inventore di rubriche satiriche, autore di programmi radiofonici, collezionista di cataloghi d’arte, libri su Parma, cartoline e foto antiche della città, fumetti nazionali (soprattutto Albi d’Oro e Tex Willer), Pinocchio (circa tremila pezzi, insieme al figlio Fabrizio), dischi 78 giri, 33 giri e 45 giri; fondatore e segretario dell’Associazione Parmense Artisti dal 1980, consigliere della Commissione Toponomastica del Comune di Parma per tre decenni e del Museo Bodoni e Museo Lombardi a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, oltre che consigliere del Rotary Club Parma Est e del Tennis Club Parma di Mariano. Ha contribuito a fondare l’Associazione benefica Amici di Padre Lino nel 1993, divenendone il primo presidente per 6 anni. L’enciclopedia libera Wikipedia gli ha riservato, dal 2011, una pagina biografica sul web al link https://it.wikipedia.org/wiki/Tiziano_Marcheselli.

(2 giugno 2022)