Contro ogni intimidazione, per la libertà di stampa. A Bologna flash mob dei giornalisti davanti alla Prefettura. Una delegazione ricevuta dal capo di Gabinetto
Insulti e minacce contro i giornalisti ora arrivano dagli stessi rappresentati del Governo. A fronte di questa intollerabile situazione una prima risposta sono i flash mob organizzati da Sindacato e Ordine dei giornalisti davanti alle Prefetture dei capoluoghi regionali. A Bologna martedì 13 novembre (dalle ore 12 alle 13) si è tenuto un presidio davanti alla Prefettura di via IV Novembre. Hanno partecipato numerosi giornalisti emiliano-romagnoli, i rappresentanti di Odg regionale con il presidente Giovanni Rossi, dell’Associazione Stampa Emilia-Romagna con la presidente Serena Bersani e di Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai) con il segretario Vittorio Di Trapani. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura dove ha incontrato il capo di Gabinetto che ha assicurato di trasmettere al Governo tutte le rimostranze dei giornalisti.
Con le affermazioni di Luigi Di Maio (pubblicista iscritto all’Ordine della Campania) e di Alessandro Di Battista, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle, il primo anche vicepresidente del Consiglio, contenenti espressioni volgari e insultanti per tutta la categoria si è raggiunto un livello tale da provocare un ampio dissenso e una forte preoccupazione in tutta la società italiana.
L’iniziativa nazionale e locale vuole essere una prima risposta pubblica collettiva della categoria ad una situazione intollerabile a cui si accompagna la minaccia di abrogare il nostro Ordine professionale e di tagliare i finanziamenti pubblici (già ampiamente ridotti e resi ottenibili con procedure giustamente più rigorose) anche alle cooperative di giornalisti e poligrafici (spesso nate per ridare lavoro a colleghi che lo avevano perso a seguito di crisi aziendali), alle pubblicazioni degli italiani all’estero, ai giornali delle onlus e delle minoranze etniche, queste ultime costituzionalmente tutelate.
Il Presidente dell’Ordine nazionale, Carlo Verna, ha invitato Di Maio a dimettersi dall’Ordine medesimo, mentre il Consiglio regionale della Campania ha segnalato le affermazioni dello stesso Di Maio al Consiglio di disciplina ritenendo che siano in violazione delle norme deontologiche.
Si registrano anche reazioni molto forti come quella preannunciata dal Direttore del quotidiano online il Corriere del Giorno di Roma, Antonello De Gennaro, che ha informato – con un comunicato – di avere dato mandato ai propri legali di querelare Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.
F.S.
(13 novembre 2018)
Nelle foto: il presidio dei giornalisti emiliano-romagnoli davanti alla Prefettura di Bologna