Giornalisti come comunità educante. La Consigliera nazionale Elide Giordani illustra le iniziative dell’Ordine realizzate in collaborazione con le scuole italiane
L’informazione è strumento imprescindibile per educare alla democrazia. L’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese si compie, infatti, attraverso la libertà di pensiero, che si esprime, dice l’articolo 21 della Costituzione, “con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Ecco perché i modi e i sistemi dell’informazione dovrebbero ben figurare tra le materie di studio di un sistema educativo che punta a formare cittadini liberi e consapevoli. Il concetto non è estraneo alle scuole italiane e ciò anche grazie ad una collaborazione tra Ordine Nazionale dei Giornalisti e sistema scolastico. Uno scambio che negli anni si è concretizzato attraverso varie iniziative.
GIORNALI NELLE SCUOLE – Ha raggiunto la sua sedicesima edizione l’ormai collaudatissima iniziativa “Fare il giornale. Giornali e giornalismi nelle scuole”. Anche quest’anno sono state circa 400 le scuole che hanno sottoposto alla commissione composta da giornalisti interni ed esterni al Consiglio Nazionale (che si è riunita a Roma presso la sede dell’OdG) i propri prodotti editoriali. Una messe di straordinaria creatività, tra carta stampata, web, radio e video, che se non ha prodotto veri e propri giornalisti (poiché la professione è altro rispetto ai prodotti scolastici) ha di certo aiutato i ragazzi ad essere lettori più consapevoli. La manifestazione finale si è tenuta a Cesena per la quarta volta, grazie all’invito specifico rivolto dall’Amministrazione Comune che ha ospitato gratuitamente l’evento. Con una partecipazione interattiva intensa ed entusiasta, gli studenti si sono anche confrontati, in un forum ad essi dedicato, con la diversità tra informazione certificata dall’Ordine dei Giornalisti e stampa libera. Il concorso si è confermato un formidabile strumento di approccio ai modi e ai contenuti di un giornalismo attendibile e certificato e per un arricchimento comunicativo e di modernizzazione del linguaggio. È già in elaborazione la diciassettesima edizione.
PROTOCOLLO COL MIUR – Notevole riscontro ha avuto anche quest’anno l’attuazione del protocollo siglato tra Ordine e Ministero dell’Istruzione, attuato dalla Commissione Culturale del Consiglio Nazionale guidata dal collega Alberto Lazzarini, che ha portato nelle scuole italiane giornalisti che si sono resi disponibili e far conoscere ai ragazzi il ruolo insostituibile della stampa per la crescita personale e collettiva. Ne è scaturito un grande scambio che ha portato all’adesione di 242 istituti, per 923 classi e quasi 18 mila studenti coinvolti. Sono stati oltre 200 i giornalisti che hanno accettato di svolgere il ruolo di alfieri della moderna informazione nelle scuole. Gli studenti hanno appreso i modi del giornalismo ma anche le differenze tra social network e organi di informazione, tra le varie tipologie di articolo, i diversi mezzi di informazione dell’era digitale e la lotta alle fake news, nefasto effetto delle storture dell’informazione, sempre esistito, ma che oggi viaggia a razzo grazie al web.
POVERTÀ EDUCATIVE – Grande successo di partecipazione (oltre 130 colleghi presenti) ha avuto a Roma l’evento di formazione organizzato dalla Commissione Culturale sulla povertà educativa minorile in Italia promosso dalla onlus “Con i Bambini” e l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Nell’occasione è stato illustrato l’Osservatorio povertà educativa che, attraverso la costruzione di una banca dati lungo 4 dimensioni tematiche principali (scuola, cultura, servizi sociali e sport), consente, per la prima volta, l’analisi di questi fenomeni su scala comunale o sub-comunale. Il dato più allarmante è che in Italia oltre 1,2 milioni di minori vivono in condizione di povertà assoluta. La povertà economica è spesso causata dalla povertà educativa: le due si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione.
Elide Giordani
Membro del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti
Membro del gruppo di lavoro “Fare i giornali nelle scuole”
Componente della Commissione Culturale CNOG
(6 giugno 2019)