È mancato il collega Matteo Scanni, socio fondatore e presidente dell’associazione DIG, anima di DIG Festival e DIG Awards dedicati al giornalismo d’inchiesta
Se ne è andato prematuramente Matteo Scanni. Aveva solo 51 anni, ancora tanta vitalità professionale e numerosi progetti da realizzare con DIG, l’associazione di cui era socio fondatore e tuttora presidente. Dal 2001 era anche direttore delle testate della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano.
A ricordarlo con commozione sono i familiari, gli amici e tanti colleghi, soprattutto giovani giornalisti ai quali Scanni aveva trasmesso la passione per un particolare modo di fare giornalismo, quello investigativo, che lo aveva portato a fondare assieme ad altri l’associazione culturale DIG | Documentari Inchieste Giornalismi, poi diventato un festival e una rosa di premi tra i più prestigiosi per chi fa giornalismo d’inchiesta e reportage.
“Ha dato forma, visione e carattere al nostro progetto, facendone una delle cose in cui ha più creduto e per cui si è più speso, fino a ieri”. Così lo ha ricordato l’Associazione DIG, precisando: “Il suo impatto su DIG continuerà nel presente e nel futuro, nelle nostre azioni e nelle nostre idee, e vivrà nelle menti e negli occhi di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo durante questi anni”.
Sono tanti i professionisti dell’informazione che hanno incontrato Matteo Scanni nel corso del tempo e che in queste ore lo stanno ringraziando “per aver trasmesso loro la passione e un modo di fare giornalismo volto a scavare nei fatti, approfondirli e cercare di cambiare le cose”. Oltre a essere impegnato nell’organizzazione di DIG Festival e dei DIG Awards, dal 2001 era direttore delle testate della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano. Con questo messaggio allievi e docenti hanno salutato uno dei loro “Maestri”: “Grazie Matteo, per avere fatto diventare questa scuola un luogo di giornalismo vivo, presente, che continua nelle generazioni. Non ti dimenticheremo mai”.
Vincitore del Premio Ilaria Alpi nel 2006, nel 2015 ha fondato il Festival DIG, dedicato al giornalismo investigativo e di inchiesta. Per anni ha insegnato giornalismo televisivo di inchiesta e ha realizzato numerosi videoreportage, tra cui `O sistema, assieme a Ruben H. Oliva, con cui ha vinto il Premio Ilaria Alpi nel 2006. È stato autore anche di L’Italia chiamò (Edizioni Ambiente, 2009), insieme a Leonardo Brogioni e Angelo Miotto. Ha scritto inchieste e reportage per Il Mondo, Corriere Lavoro, Corriere della Sera, L’Espresso e Diario. Per il teatro ha scritto Cinque pezzi fragili, Quel che resta di via Add a e il monologo radiofonico Il giornalista invisibile. Con Angelo Miotto e Gianluigi Gherzi è stato autore e interprete dello spettacolo Errata Corrige. Il Giornale a Teatro.
Così lo ricorda l’Associazione DIG: «Lo spirito di DIG. La nostra guida.
Con immenso dolore l’associazione si stringe attorno al suo Presidente Matteo Scanni, scomparso ieri all’età di 51 anni a Milano, e a Sofia, Sara, Susanna, i suoi fratelli e i suoi genitori.
Matteo, socio fondatore dell’associazione DIG e di DIG Festival, ha dato forma, visione e carattere al nostro progetto, facendone una delle cose in cui ha più creduto e per cui si è più speso, fino a ieri.
Il suo impatto su DIG continuerà nel presente e nel futuro, nelle nostre azioni e nelle nostre idee, e vivrà nelle menti e negli occhi di chi ha avuto la fortuna di incrociarlo durante questi anni.
Solo pochi mesi fa, durante l’ultima edizione di DIG, Matteo ha detto poche parole che dicono molto del suo spirito e della sua volontà:
“Vi promettiamo di ritornare da voi, più agguerriti di oggi.
Informali come al solito,
ma più anarchici.
Più punk.
Più cattivi.
Sempre gentili,
ma più radicali.”
Matteo, noi siamo con te.
Ancora una volta, oggi e per sempre, Stay Gold.
La famiglia di DIG» (Dal sito di DIG).
L’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, che da molti anni assegna il patrocinio e sostiene le iniziative di DIG, si unisce al cordoglio di familiari, amici e colleghi. Ciao Matteo.
(28 gennaio 2022)