Storie di casa nostra raccontate da Elio Pezzi e Luigi Rusticali con disegni di Bruno Retini. Nuovo, forse inconsapevole, genere letterario
STORIE DI CASA NOSTRA. Racconti, favole e novelle è il titolo dell’insolito volumetto scritto dal collega Elio Pezzi insieme a Luigi Rusticali e illustrato da Bruno Retini, pubblicato da Carta Bianca Editore.
Le favole nascono quasi sempre da sogni di luoghi incantati, lontane dal mondo reale, dove i protagonisti, collocati ad arte e suddivisi tra buoni e cattivi, intrecciano le loro storie arrivando, magari attraverso strade tortuose e imprevedibili, alla vittoria dei primi sui secondi con una fatina che trae un insegnamento perché i bambini ne possano prendere spunti positivi per i loro comportamenti: obbedienza, amicizia, solidarietà.
In questa raccolta di racconti, che sembrano pescati a caso in uno scrigno di ricordi, i due autori non si preoccupano affatto della reazione del lettore il quale, appena terminata una storia, è costretto a ripartire da capo per immergersi in una vicenda affatto diversa e della quale scoprirà i particolari solo alla parola fine.
Elio e Luigi non sono dei pivelli alle prime armi ma vecchie volpi della scrittura con la quale peraltro non vogliono incantare uno stupito pinocchio che si trova ad affrontare un mondo che gli ha costruito intorno un affettuoso quanto ignaro falegname. Il loro intento è un altro. Trasformare la propria terra d’origine, che in questi anni non se la passa affatto bene, in un luogo dove i sogni sono ancora possibili e c’è qualcuno che, tra i ricordi del passato, tra gli oggetti che lo richiamano, apre le pieghe di racconti che intrecciano persone con animali, uccelli, nuvole e foglie, Rosina e Fiorbellina, un cesellatore di zolle, mamme e poeti, il conte e la damigella, la luna e le caramelle del nonno goloso, il Passatore e la marchesina.
Ecco, il brigante, buono o cattivo che sia stato, fa scoprire al lettore che non lo avesse ancora compreso, che queste storie, queste suggestioni, questi brevi racconti sono strettamente legati alla terra dei loro autori. Le favole, attraverso le suggestioni oniriche di Pezzi e Rusticali, hanno la ragion d’essere perché protagonista è la Romagna di ieri, di oggi e forse di domani.
Fiabe territoriali dunque, storie per adulti che non hanno perso la memoria delle proprie radici.
Non è che i nostri autori, magari inconsapevolmente, hanno inventato un nuovo genere letterario?
Roberto Zalambani
(16 febbraio 2024)