Addio Carlo Bozzo, giornalista colto e ironico. A lungo responsabile dell’ufficio stampa della Comunità San Patrignano, ha collaborato con importanti realtà del territorio
Se ne è andato il collega Carlo Bozzo. Aveva 67 anni. Originario di Genova, era riminese di adozione (si era trasferito a Rimini nel 1990). È mancato la vigilia dell’Epifania. Grandissimo il dolore della moglie Cinzia Bellot e dell’amato figlio Federico.
Esperto di comunicazione, ufficio stampa, media relation e strategia aziendale, Bozzo era un professionista di grande Etica, un uomo a tutto tondo con una cultura ricca e profonda su tantissimi argomenti. Amante della carta stampata riminese, nazionale e internazionale.
Chiunque avesse avuto la fortuna di incontralo, ne rimaneva affascinato, e si affezionava. Perché lui, ai rapporti umani ci credeva e tanto: era un uomo vero, di animo nobile, di grande sensibilità, e dal carattere battagliero. La sua statura personale e professionale era difficilmente misurabile. Conosceva ed era conosciuto da tante persone a Rimini, in Italia e non solo.
Per oltre dieci anni responsabile dell’Ufficio stampa e pubbliche relazioni di San Patrignano, poi libero professionista e consulente per professionisti, aziende ed enti della Romagna.
Tanti i ricordi di amici e partner di lavoro, che si sono stretti ai familiari e lo hanno accompagnato durante la malattia. Giancarlo Barletta: “Carlo, grazie per ogni consiglio, lezione, carezza all’anima che mi hai dato. Chi ha avuto il privilegio di conoscerti sa quanta intelligenza, cultura, amore per la vita e per la “tua” musica hai trasmesso. Amico mio, arrivederci”.
Andrea Muccioli “Di tutte le persone con cui ho vissuto i momenti più costruttivi ed esaltanti, e quelli più dolorosi e difficili, a San Patrignano, Carlo è stato l’amico più sincero. La sua onestà intellettuale era disarmante e i suoi commenti potevano sferzarti come un ruvido vento invernale che si infrange sulla banchina di un porto. Aveva intelletto brillante e sensibile, ma a volte preferiva nascondere i sentimenti con un sottile velo di ironia, o con una battuta spiazzante. Grazie Carlo, per tutte le volte che mi sei stato accanto e mi hai aiutato a prendere decisioni più sagge ed equilibrate di quelle che avrei preso da solo. A differenza di molte altre persone, con te ho sempre saputo che la parola Amicizia, oltre che essere vera e condizionata solo dalla reciproca stima, era custodita con cura e rispetto. Infatti è continuata oltre il comune impegno della comunità. Caro amico, sarai sempre nel mio cuore”.
Giorgio Salvatori
L’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna si unisce al cordoglio di familiari, amici, colleghi e formula sincere condoglianze.
I funerali si sono svolti l’8 gennaio 2025 nella Chiesa di Ospedaletto (RN).
(8 gennaio 2025)