La libera informazione non può prescindere dall’etica e dal coraggio dei cronisti
“Vigilanza da parte degli ordini professionali e del sindacato dei giornalisti, pluralismo delle fonti di informazione, lotta alle concentrazioni, protagonismo dei cittadini sono gli antidoti a forme vecchie e nuove di censura che si nascondono anche all’interno del web. Ma, per una informazione davvero libera e indipendente, non si può prescindere dai giornalisti, dal loro coraggio, dalla loro consapevolezza, dal loro spessore etico, frutto anche di una corretta formazione deontologica”.
Così si è espresso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione dei seminari per giornalisti e studenti universitari
intitolati La censura in maschera, organizzati dall’Associazione “Ossigeno per l’informazione” alla Biblioteca Centrale Nazionale di Roma il 16 e 17 dicembre.
Ha detto il Presidente: «Desidero far giungere il mio apprezzamento per una iniziativa che rappresenta un’occasione di riflessione su un tema cruciale, che tocca da vicino i valori di libertà e di democrazia». E ha aggiunto: «Nel mondo infatti non esiste solo la censura statale, caratteristica di regimi non pienamente democratici. Ma, anche nelle società più avanzate sul piano dei diritti umani e civili, esistono condizionamenti politici, economici, professionali che costituiscono un ostacolo a una piena realizzazione della libertà di espressione e un oggettivo limite del diritto dei cittadini a essere informati».
Dal sito dell’agenzia LAPRESSE.
(21 dicembre 2015)