Radioimmaginaria si confronta con le regole sui minori e i giornalisti
È un network radiofonico gestito da ragazzini Radioimmaginaria. La prima e unica radio di adolescenti in Europa «fatta, diretta e condotta da noi che abbiamo da 11 a 17 anni. Un’antenna pronta a trasmettere e ricevere i segnali del mondo che verrà». Così si presentano i giovanissimi “redattori-conduttori” di questa emittente singolare fondata nel 2012 da Michele Ferrari a Castel Guelfo di Bologna.
«È un progetto extra scolastico al quale i ragazzi aderiscono volontariamente. Ormai tutti gli adolescenti hanno in mano un telefonino ma non lo sanno usare davvero, frequentano abitualmente tecnologie e linguaggi nuovi che però non sanno dominare. L’idea è di farli entrare nel flusso della comunicazione e di trasformare il virtuale in reale», precisa Ferrari.
In cinque anni Radioimmaginaria si è diffusa oltre frontiera mettendo in rete gli adolescenti di numerosi paesi europei, che si occupano di problemi della loro età cercando di sensibilizzare gli adulti, l’opinione pubblica, la società su questioni “urgenti” (bullismo, lavoro, disagio, integrazione, futuro) osservate, analizzate e proposte dal loro punto di vista. Perché, dicono: «il futuro siamo noi».
Nei giorni scorsi gli speaker di Radioimmaginaria sono stati protagonisti di un seminario di formazione dell’Odg regionale per presentare la loro esperienza di “nuova comunicazione” ma soprattutto per conoscere da vicino i giornalisti “veri” e scoprire le regole che devono osservare quando diffondono informazioni sui minorenni. Nella cornice animatissima di una puntata radiofonica in diretta i ragazzi hanno cercato di comprendere e far conoscere ai loro ascoltatori i contenuti della Carta di Treviso e altri principi deontologici, norme, precauzioni a cui si devono attenere i professionisti dell’informazione quando i protagonisti della notizia sono bambini e adolescenti.
Con entusiasmo e disinvoltura da conduttori navigati gli speaker di Radioimmaginaria hanno dato vita a un dialogo serrato con l’avvocato Maria Grazia Tufariello e la giornalista radiofonica Francesca Cheyenne. Una diretta di oltre tre ore con intermezzi musicali e numerose domande dei giornalisti presenti. Una formula insolita ma efficace, che ha lasciato a tutti un “sapore buono”.
Info, notizie, servizi e molto di più nel sito di Radioimmaginaria.
Franca Silvestri
(13 aprile 2017)