Al via il processo “Aemilia”. L’Odg si è costituito parte civile insieme all’Aser
Si è aperto il 28 ottobre alla Fiera di Bologna il maxi processo “Aemilia”. L’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, insieme all’Associazione della Stampa dell’Emilia-Romagna, si è costituito parte civile nell’ambito del processo, a difesa dei colleghi Sabrina Pignedoli e Gabriele Franzini, vittime di pesanti intimidazioni di stampo mafioso durante lo svolgimento delle proprie mansioni professionali.
Il mandato è stato affidato all’avvocato Valerio Vartolo. La decisione è stata presa senza esitazioni, con l’unica finalità di esprimere vicinanza e solidarietà a due colleghi che hanno dimostrato coraggio e un profondo senso di responsabilità.
Il processo, che mira a fare luce sulle infiltrazioni mafiose in regione, proseguirà per alcuni mesi e prevede una trentina di udienze preliminari con il coinvolgimento di 219 imputati.
Naturalmente gli organi di informazione seguiranno questo importante evento giudiziario, trattandosi dell’indagine più estesa mai realizzata nella nostra regione sulla presenza della criminalità organizzata.
A questo proposito, Ordine e Sindacato chiedono con forza al Tribunale di Bologna di garantire ai giornalisti e agli operatori dell’informazione di poter lavorare in condizioni di sicurezza, vista la delicatezza dei temi che verranno trattati in sede processuale e del già citato coinvolgimento, come parti offese, di due colleghi. Inoltre, chiedono che ai rappresentanti della stampa venga consentito, anche dal punto di vista logistico e ambientale, di poter esercitare in maniera adeguata il diritto di cronaca.
(27 ottobre 2015)