Bimba uccisa dalla malaria: Odg e Fnsi contro i titoli che violano la deontologia
I titoli di prima pagina di Libero e Il Tempo sulla tragica morte per malaria della bimba trentina rievocano certa “caccia all’untore” di manzoniana memoria e non fanno certo onore alla nostra professione di giornalisti.
Il ricorso a titoli sensazionalistici e privi di riscontri oggettivi nei confronti di persone straniere, oltre a minare la credibilità dell’informazione, viola il Testo unico dei doveri del giornalista, in particolare in materia di diffusione di notizie sanitarie, ingenerando nell’opinione pubblica timori infondati.
Le generalizzazioni finalizzate a incitare sentimenti di odio e di risentimento per motivi razziali contrastano, al di là dell’etica e delle regole professionali, con la missione primaria del giornalismo che deve saper costruire la fiducia dei lettori rispettando
sempre la verità sostanziale dei fatti e la tutela delle personalità altrui.
La libertà di espressione e il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione non possono essere invocati per far passare messaggi di odio indiscriminato in una supposta interpretazione dei sentimenti dell’opinione pubblica che invece deve poter ricevere un’informazione corretta e scevra da suggestioni infondate.
Nicola Marini (presidente nazionale Ordine dei giornalisti)
Beppe Giulietti (presidente Federazione nazionale della stampa italiana)
Raffaele Lorusso (segretario generale Federazione nazionale della stampa italiana)
Dal sito del Cnog.
Altre info nel sito della Fnsi.
(7 settembre 2017)