Caso di Traversetolo. Il presidente Silvestro Ramunno chiarisce la posizione dell’OdG: “Ok presunzione di innocenza, ma non si deve limitare l’informazione ai cittadini”
L’Ordine dei Giornalisti non ha altro interesse se non quello di veder garantita una corretta informazione all’opinione pubblica attraverso il lavoro dei giornalisti. Nessuna sterile polemica con la Procura di Parma e con il suo Procuratore per il “caso Traversetolo” ma in questa vicenda è emerso per l’ennesima volta il limite di una legge nata per nobili fini ma che si sta trasformando in una limitazione al diritto dei cittadini ad essere prontamente informati e in un ostacolo all’attività dei giornalisti.
Nello specifico del caso di Traversetolo: prese di posizione di colleghi ci sono state quando la notizia era già nota e quando sono cominciate a circolare anticipazioni sul secondo ritrovamento. Compito del giornalista è quello di verificare la fondatezza delle informazioni, per evitare errori, alimentare voci e circo mediatico. Tutto questo non è stato possibile farlo, tutto qui.
Come Ordine non abbiamo mai giustificato comportamenti scorretti di colleghi, abbiamo sempre segnalato ai Consigli di Disciplina, nominati dal Tribunale, situazioni di potenziali violazioni deontologiche e il principio della presunzione di innocenza è uno dei cardini della nostra deontologia, come ricorda sempre il presidente Carlo Bartoli.
Siamo consapevoli della particolarità del caso di Traversetolo, una terribile vicenda che ha scosso le coscienze di tutti, ma situazioni simili le viviamo continuamente nei territori, anche per casi di minore rilevanza mediatica o giuridica. Sta diventando normale non parlare con i giornalisti, cioè non informare l’opinione pubblica, pur nel rispetto della segretezza delle indagini e della presunzione di innocenza, come ha precisato bene il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, negli “Orientamenti in materia di comunicazione istituzionale” sui temi della presunzione di innocenza, la cui copia è stata consegnata all’Ordine dei Giornalisti. Restiamo disponibili al confronto per una collaborazione in grado di garantire una corretta informazione all’opinione pubblica (“un primario interesse della collettività”) nel rispetto dei diritti di tutti.
Silvestro Ramunno
Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna
(27 settembre 2024)