Come i media raccontano le donne degli anni duemila
È un’iniziativa di Giulia Emilia-Romagna. Sabato 16 dicembre, alle ore 11, nella sala dello Zodiaco della Provincia di Bologna (via Zamboni 13) Josefa Idem, Gabriella Montera, Alessandra Mancuso e Marina Cosi faranno il punto su come l’informazione di questi ultimi anni ha raccontato le donne. Le parole possono essere offensive e discriminatorie? È questo il tema de “Le parole per dirlo. Come i media raccontano le donne degli anni duemila“.
GiULiA Emilia-Romagna è il coordinamento regionale, (nato lo scorso aprile) della rete GiULiA Giornaliste Unite Libere Autonome che, dal 2011, conta sull’adesione di oltre 800 giornaliste ed è impegnata nel diffondere la cultura di un linguaggio non discriminante che aiuti a raccontare le donne senza stereotipi e pregiudizi.
La rappresentazione delle donne nei media è uno dei fattori che ha maggiore incidenza nel contrasto delle discriminazione di genere e su questo argomento intervengono, dopo il saluto d’apertura di Gabriella Montera, assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Bologna, e di Inma Mora Sanchez della Casa delle Donne, la senatrice Josefa Idem, Alessandra Mancuso, portavoce di GiULia giornaliste, Marina Cosi GiULiA Lombardia in “Parole vestite e parole nude” e Mara Cinquepalmi GiULiA Emilia-Romagna in “Il bell’Antonio. Cabrini era anche bravo”.
All’incontro partecipano Serena Bersani, presidente dell’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna Aser-Fnsi, e Gianna Zagni, Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna, con la moderazione di Rosa Amorevole GiULiA Emilia- Romagna.
L’iniziativa fa parte del Festival della violenza illustrata della Casa delle Donne di Bologna ed è promossa con il patrocinio della Provincia di Bologna, Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna, Aser, Commissione Pari Opportunità FNSI, Consigliera di Parità dell’Emilia- Romagna.