DIG Festival di Riccione al via: premiazioni, workshop Fpc, appuntamenti a tema
Inchieste in vetrina, seminari con crediti Odg, approfondimenti, incontri, numerosi temi di attualità. Tre giorni pensati per celebrare il giornalismo d’inchiesta quelli del DIG Festival, in programma a Riccione tra Palazzo del Turismo e Piazzale Ceccarini dall’1 al 3 giugno.
L’acronimo DIG sta per Documentari, inchieste, giornalismi, ma gioca con l’omonimo verbo inglese (scavare) invitando giornalisti e videomaker ad andare a fondo, al di là dell’ordinario flusso comunicativo nel quale siamo immersi. I migliori reporter e documentaristi saranno premiati sabato 2 giugno con i DIG Awards.
La terza edizione del Festival (la quarta degli Awards) raccoglie idealmente il testimone del ventennale premio Ilaria Alpi, venuto meno nel 2014. La rassegna è stata presentata in anteprima a Riccione la sera del 23 maggio, con una conferenza stampa della direttrice organizzativa Sara Paci e dell’assessore comunale alla Cultura Stefano Caldari. Per l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna era presente il consigliere Michelangelo Bucci, in rappresentanza del presidente dell’Odg regionale Giovanni Rossi. Alla conferenza è seguito lo spettacolo Between me and P. di Filippo Michelangelo Ceredi.
Ben 12 i seminari (con crediti di formazione professionale continua per i giornalisti) programmati nei tre giorni dalla DIG Academy, il cui motto resta “I wanna be your watchdog”, monito a non delegare il proprio ruolo di cane da guardia della pubblica opinione.
In concorso oltre 200 opere, che affrontano la violazione di diritti umani e civili, le dinamiche dell’economia globalizzata, mafie, corruzione e sfruttamento del lavoro, i nuovi ghetti che l’Occidente riserva ai flussi migratori, e molto altro. Le 18 opere selezionate per le sezioni dei Dig Awards verranno proiettate, alla presenza degli autori, a Palazzo del Turismo nei tre giorni del festival.
Due gli appuntamenti di rilievo di domenica 3 giugno: alle ore 11.30 con il procuratore di Catanzaro Nicola Grattieri (che tratterà di ‘ndrangheta e sue ramificazioni con la criminologa Stefania Crocitti e il freelance Alberto Nerazzini) e alle ore 18.30 con il direttore dell’Espresso Marco Damilano, che presenterà il suo libro Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia.
Il programma completo di DIG Festival (organizzato dall’omonima associazione senza fini di lucro) è disponibile nel sito di DIG.
I giornalisti possono iscriversi agli eventi formativi, come di consueto, sulla piattaforma Sigef.
M.B.
(26 maggio 2018)