Giornalismo e deontologia. Comunicare la disabilità: nuovo Osservatorio a Imola
“Comunicare la disabilità. L’Osservatorio di Imola” è il titolo dell’evento formativo organizzato il 18 novembre scorso (presso la BIM – Biblioteca Comunale di Imola) da Ordine dei Giornalisti e Fondazione OdG Emilia-Romagna per analizzare linee guida ordinistiche e principi deontologici da osservare nell’informazione su tematiche connesse alla disabilità. E per lanciare il nuovo “Osservatorio di Imola”, realizzato da Comune di Imola e Associazione Impresa e professioni, nell’ambito del Premio dedicato alla giornalista imolese Marina Garbesi, in collaborazione con il settimanale “sabato sera”.
La questione è in apparenza molto semplice, quasi ovvia: “Usare un termine sbagliato è in primo luogo un errore professionale”, ha sintetizzato il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli. Ma quando si entra in un campo delicato e complesso come quello della disabilità, questa apparente ovvietà si scontra con i paladini del “politicamente scorretto”, oggi particolarmente attivi, nonché con la complessità e la vastità della materia e della casistica (che in Italia riguarda 13 milioni di persone). E, contemporaneamente, deve permanentemente confrontarsi con l’evoluzione del linguaggio, oltre che con la sensibilità delle persone disabili.
“Prima la persona” è il principio di base delle linee guida che i giornalisti italiani si sono dati all’inizio di quest’anno. Uno strumento di valore deontologico e pratico (pdf gratuito nel sito dell’OdG nazionale) di cui si è parlato lunedì 18 novembre a Imola, presso la sede della Biblioteca comunale, durante un evento formativo organizzato da Ordine dei Giornalisti e Fondazione OdG dell’Emilia-Romagna – nell’ambito del Premio giornalistico Marina Garbesi – in collaborazione con Comune di Imola e Associazione culturale Impresa e professioni.
Il titolo dell’incontro – “Comunicare la disabilità. L’Osservatorio di Imola” – è assieme la sintesi di un progetto e di una storia. “La storia – come ha sottolineato aprendo i lavori il Sindaco di Imola, Marco Panieri – di una città che ha vissuto in prima linea la lotta di Liberazione e poi la lotta per l’affermazione e l’applicazione della riforma Basaglia”, cioè “l’atto fondativo di quel prima la persona che – ha ricordato l’assessore al Welfare, Daniela Spadoni – trova la sua applicazione quando è il contesto sociale a considerare parte di se stesso la persona disabile”. E lo fa nella quotidianità, nell’ordinarietà, delle sue scelte politiche e amministrative.
Nella normalità. Quindi anche nella comunicazione pubblica come richiesto dal decreto legislativo 62 del 2024. Ma evitando pure di spettacolarizzare il racconto, di presentare le persone disabili come diverse, eroiche, straordinarie, speciali, “dei supermen”. Rischio di cui ha parlato nella sua testimonianza Claudia Corsolini del Montecatone Rehabilitation Istitute, con riferimento a certe cronache sportive. C’è, in definitiva, e questo ben chiarisce la complessità della questione e il valore della sfida professionale, anche la possibilità di una discriminazione per eccesso di enfasi.
La storia delle linee guida è stata illustrata dal giornalista-scrittore e consigliere nazionale dell’OdG Lorenzo Sani, che ne è autore insieme a Claudio Arrigoni e Antonio Giuseppe Malafarina. Sani ha ricordato la figura di Malafarina (scomparso quando la redazione del manuale si era appena conclusa) che pose alla base del lavoro un concetto semplice che partiva dalla sua personale condizione: “Se io rientro tra le categorie fragili, sono fragile per le statistiche, ma ho il sacrosanto diritto di non sentirmi fragile. Il giornalista che lo deve raccontare deve tenere conto di questo”.
Un lavoro di attenzione al linguaggio che prosegue. L’Ordine dei Giornalisti, assieme alla Rai per la Sostenibilità e alla Asl 2 di Roma, ha creato un pool di lavoro per realizzare uno specifico manuale-guida per la comunicazione della salute mentale. Sarà presentato a Roma in occasione del Giubileo e, a metà aprile del prossimo anno, nel corso della nuova edizione del Premio Garbesi.
(20 novembre 2024)
Nella foto da sinistra: Lara Alpi (direttrice settimanale “sabato sera”), Lorenzo Sani (consigliere nazionale OdG), Carlo Bartoli (presidente nazionale OdG)