Giornalisti nelle scuole. 7° anno per il Protocollo Miur-OdG. In Emilia-Romagna si ripete la positiva esperienza che ha coinvolto 41.909 studenti e 503 colleghi-docenti
Il presidente dell’OdG Carlo Verna ha incontrato nella sede del MIUR (il Ministero dell’Istruzione) a Roma la viceministra dell’Istruzione, onorevole Anna Ascani. Era accompagnato dal presidente della Commissione Cultura dell’Ordine nazionale, l’emiliano Alberto Lazzarini e dal componente dell’Esecutivo Andrea Ferro.
I dirigenti dell’Ordine hanno sottolineato gli importanti risultati conseguiti dall’attuazione del Protocollo di intesa fra MIUR e Ordine che ha consentito ai giornalisti, nelle sei edizioni fin qui svolte, di incontrare migliaia di studenti in ogni regione d’Italia facendo loro conoscere il valore dell’informazione, strumento fondamentale per la crescita culturale e civile. Fino ad ora – alla vigilia della settima edizione – sono stati coinvolti 479 istituti scolastici, 1.939 classi, 41.909 studenti, oltre a 503 docenti-giornalisti.
In accordo con la ministra e il suo staff, si individuerà un evento che concluderà ufficialmente e in definitiva celebrerà questa settima edizione.
Alla ministra è stato anche chiesto di riaprire il tavolo dedicato ad un altro importante strumento di relazione tra mondo della scuola e informazione: il progetto “alternanza scuola-lavoro”. L’onorevole Ascani ha assicurato il suo interessamento al tema.
Il Protocollo ha trovato piena adesione anche in Emilia-Romagna, regione che ha detto “sì” a tutte e sette le edizioni e, per quanto riguarda l’annata scolastica in corso, ha già avviato i lavori coinvolgendo una dozzina di istituti segnalati dal Ministero (si tratta dei primi che hanno risposto all’invito di Miur e Ordine dei giornalisti). Il numero, come è noto, è contingentato (10 istituti) ma in alcuni casi, come appunto il nostro Ordine, si va… oltre. Hanno aderito, specificamente, scuole di Vignola, Forlì, Cesena, Pavullo, Modena, Castiglione de’ Pepoli, San Secondo di Parma, Piacenza, Sassuolo, Ferrara e Reggio Emilia. Si tratta sempre di istituti superiori e di classi dell’ultimo o penultimo anno.
Il Progetto – gestito dalla Commissione Cultura dell’OdG nazionale – nacque, infatti, per supportare i ragazzi che intendevano scegliere l’articolo di giornale quale prova di italiano all’esame di Stato; un paio d’anni fa questa possibilità fu cancellata, ma rimangono in piedi, come sempre e più di sempre, le motivazioni che portano i giornalisti a vestire i panni dei docenti e recarsi nelle aule scolastiche a spiegare il grande valore dell’informazione: strumento indispensabile per la crescita di un popolo passando per la crescita personale di ciascun ragazzo. Per discernere e per contribuire, consapevolmente, alle decisioni, grandi o piccole che siano.
(5 febbraio 2020)