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La Bologna “da mangiare” di Benedetta Cucci

In giro per la città alla scoperta dei luoghi del cibo con una ragazza bolognese. Questo il sottotitolo del volumetto La Bologna foodie della Bea di Benedetta Cucci, pubblicato da QN – Il Resto del Carlino (in edicola a euro 9,90 fino al 9 giugno).
La colazione con il miglior cappuccino e le briochine più deliziose, il pranzo nel bistrò vintage con le seggioline tutte spaiate, la merenda con le amiche vegane nel posticino carino pieno di dolcetti e tè bio. E poi: la cena perfetta per il circolo di amici gourmet che testano tortellini, lasagne e tagliatelle doc e quella per gli amanti nel ristorante boudoir dove ti sembra di essere tra Parigi e New York, semplicemente guardando fuori

dalla vetrina. Ma anche: il cocktail al bancone carico di boccette e alambicchi per ammirare le acrobazie del mixologista di grido sorseggiando chiacchiere e confidenze, il pranzo della domenica in compagnia dei gufi reali nella bassa bolognese o il brunch pieno di piattini e mangiarini, secondo le cinque regole fondamentali della colazione-pranzo di derivazione anglosassone.
Ecco alcune delle esperienze che propone l’insolita “guida” di Benedetta Cucci: un libro “di contemporanea ispirazione e innovativa concezione” che legge Bologna attraverso la lente visionaria e gustosa del cibo, accompagnando il lettore alla scoperta dei locali dove consumare i “riti” gastronomici più trendy.
La guida è nata dalla penna di Benedetta Cucci, giornalista del Carlino e autrice del blog “local” apranzoconbea, diario digitale che da otto anni narra la storia di Bologna e la sua rivoluzione culinaria attraverso gustose avventure tra ristoranti, bar, enoteche, sale da tè, take away, bistrò, trattorie e pasticcerie.
Il volume è illustrato dagli arguti e delicati disegni (oltre 50 tavole) di Chizu Kobayashi, artista giapponese che ha saputo tradurre in un mondo ideale, la già tanto sognata e trasfigurata “Bologna foodie della Bea”.
(24 maggio 2015)