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LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) È OBBLIGATORIA PER TUTTI GLI ISCRITTI AGLI ORDINI PROFESSIONALI

Il Governo, con il decreto legge 76/2020, all’articolo 37, ha stabilito che gli iscritti agli Ordini professionali i quali non comunichino al proprio Ordine di appartenenza un indirizzo personale di Posta Elettronica Certificata (PEC) debbano essere sospesi dall’Albo fino a che non si saranno messi in regola. La norma non prevede alcuna possibilità di deroga.
I Consigli regionali che non dovessero procedere potranno essere sciolti e commissariati. Va ricordato che la PEC è obbligatoria per gli iscritti agli Ordini professionali dal 2012. Con il provvedimento governativo si è stabilita l’entità della sanzione che sarà comminata per via amministrativa, cioè direttamente dal Consiglio dell’Ordine, senza alcun passaggio attraverso il Consiglio di disciplina.
La procedura prevede una intimazione all’iscritto privo di PEC dandogli un mese di tempo per la regolarizzazione dopo di che, in mancanza di una risposta positiva, si procederà alla sospensione.
È possibile dotarsi di una PEC o attraverso il sito dell’Ordine nazionale (www.odg.it) che è raggiungibile anche attraverso il nostro sito regionale (a questo link) o rivolgendosi ad un qualsiasi provider secondo le proprie preferenze. La convenzione con l’Ordine costa 5,50 euro ed ha la durata di tre anni.
In Emilia-Romagna sono oltre 3.000 i colleghi in regola a cui va il ringraziamento del Consiglio; è vero anche, però, che in circa 3.500 non hanno ancora comunicato il loro indirizzo PEC.
Purtroppo la sospensione dall’Albo può avere conseguenze anche gravi dal punto di vista lavorativo e previdenziale.
Inoltre, va tenuto conto che probabilmente a metà febbraio 2021 si voterà (con il sistema elettronico) per il rinnovo degli organi di governo del nostro Ordine: il diritto di voto potrà essere esercitato solo da coloro che appartengono all’Albo.

(7 dicembre 2020)