Partecipata manifestazione di protesta dei giornalisti in Piazza Maggiore a Bologna
Sabato 29 maggio in Piazza Maggiore, a Bologna, un folto gruppo di giornalisti – chiamato dall’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna con l’adesione dell’Ordine regionale della categoria – ha manifestato nei pressi dell’ingresso di Palazzo d’Accursio per richiamare l’attenzione di cittadini, politici ed istituzioni su alcuni dei problemi più urgenti del settore editoriale.
Gli oratori che si sono succeduti hanno toccato tutti gli aspetti della crisi del settore a cominciare dal rilancio dell’occupazione per proseguire con la richiesta di modifica dell’attuale normativa sui prepensionamenti per la salvaguardia del proprio sistema previdenziale; la riforma della legge sull’editoria e dell’ormai superata normativa che regola la professione; l’attuazione della legge sull’equo compenso; l’abolizione della figura del collaboratore coordinato continuativo (cococo), rimasta solo per la categoria dei giornalisti e che viene utilizzata dagli editori in sostituzione del lavoro dipendente; la riforma della RAI, per sottrarre il servizio pubblico dal controllo diretto e fazioso dei partiti e dei governi; la riforma del sistema delle provvidenze pubbliche che debbono essere assegnate solo ad aziende che fanno buona informazione e danno occupazione regolare; per dar vita ad una normativa che stronchi la pratica delle cosiddette querele-bavaglio utilizzate al solo scopo di intimidire i cronisti; l’abolizione della previsione del carcere per i giornalisti accusati di diffamazione, già più volte richiesta all’Italia dalla stessa Unione Europea.
Nel corso della manifestazione sono intervenuti il Presidente dell’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna, Matteo Antonio Naccari; il Presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, Giovanni Rossi; il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti; il rappresentante dell’Associazione Articolo 21, Loris Mazzetti. Con loro hanno preso la parola i giovani cronisti minacciati Maria Elena Gottarelli di Fanpage ed il videomaker Valerio Lo Muzio.
In piazza con i giornalisti si sono ritrovati – tra gli altri – l’on. Andrea De Maria (PD) ed il responsabile del Dipartimento informazione del Partito democratico bolognese, Gianprimo Quagliano.
ph Emilio Bonavita
(29 maggio 2021)