“Nel cuore di Odessa” di Ugo Poletti. Folto pubblico e media alla presentazione del libro
Si intitola Nel cuore di Odessa. L’orgoglio di una città al centro della storia il nuovo libro di Ugo Poletti, edito da Rizzoli. Un volume singolare, toccante, di tragica attualità – scritto dal giornalista fondatore e direttore di “The Odessa Journal” – che l’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS ha presentato a Bologna (il 19 settembre 2022 presso la Libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana). Insieme all’autore, è intervenuto Lorenzo Bianchi, giornalista di QN ed ex inviato di guerra. L’evento è stato organizzato con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna e ha visto la partecipazione del presidente OdG Silvestro Ramunno.
Ugo Poletti è nato a Milano ma vive e lavora a Odessa dal 2017. Si è laureato in Economia all’Università Bocconi, però è sempre stato appassionato di storia, arte, teatro e opera lirica. Ha iniziato a lavorare in finanza per poi passare alla moda, alle relazioni istituzionali, alla formazione professionale, fino ad approdare all’editoria. Nel 2020, in pieno lockdown, ha fondato “The Odessa Journal”, quotidiano online dedicato a storia, arte, eventi culturali e alla vita economica della città. Come sottolinea èTV Rete 7, “Ugo Poletti è uno dei pochi italiani rimasti a Odessa sul Mar Nero dall’invasione russa in Ucraina”.
Con questo testo (tratto dal sito di Rizzoli Editore) l’Associazione Tempo e Diaframma descrive Odessa, l’autore, il libro. “Ci sono città che, pur non essendo sedi del potere politico, riescono a offuscare con la loro vitalità culturale ed economica le stesse capitali nazionali.” Odessa è una di queste. Dalla sua fondazione, alla fine del Settecento, è stata un punto d’incontro e fusione di etnie, fedi religiose, costumi e avanguardie politiche, artistiche e culturali. Da lì passano gli scambi con l’Europa, la Russia e tutta l’Asia, il presente e il futuro della relazione tra Est e Ovest. Il suo porto, il più importante dell’Impero russo e oggi dell’Ucraina, è l’obiettivo di Putin, come lo è stato durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Chi lo controlla, controlla il Mar Nero e le sue preziose esportazioni di grano. La “Praga sul mare”, per storia e tradizioni, è diversa dal resto del Paese. È la città dell’amore e dello humour, dei ladri e degli scrittori satirici, dei sindaci francesi e greci. Cosmopolita ed ebraica, è la più liberale e anticonformista delle città ucraine. Spensieratamente russofona, ma orgogliosamente resistente all’invasione russa. È lo scenario di un film che ha fatto la storia del cinema, La corazzata Potëmkin, e di una delle grandi opere della letteratura russa del Novecento, i Racconti di Odessa di Isaac Babel. Pochi però nel nostro Paese conoscono il fascino della città che a fine Ottocento riuscì nel miracolo di unire una crescita vorticosa con una grazia particolare e indimenticabile. Ed è un paradosso: Odessa sembra un pezzo d’Italia sul Mar Nero, fondata da un nobile napoletano e arricchita dall’ingegno e dalla laboriosità di architetti e imprenditori italiani, grandi protagonisti della città fino alla rivoluzione bolscevica. Odessa oggi è il cuore della guerra tra Russia e Ucraina, il simbolo di una crisi che affonda le sue radici in secoli di spargimenti di sangue, dominazione straniera e divisioni interne. Ugo Poletti, che a Odessa vive e lavora, racconta cosa sta accadendo non solo sul campo di battaglia ma nella testa e nel cuore della gente: illustra le motivazioni del conflitto; spiega cos’è e come nasce il nazionalismo ucraino e ripercorre la storia di un Paese, giovane e antico allo stesso tempo, che fino allo scoppio di questa guerra era ancora in bilico tra un passato oppressivo ma rassicurante e un futuro incerto, e all’indomani dell’attacco si è risvegliato unito contro l’invasore.
Altre info nel sito dell’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma APS.
Intervista a Ugo Poletti di èTV Rete 7 a questo link.
F.S.
(21 settembre 2022)