Pienamente riuscita la manifestazione di solidarietà con i colleghi della Poligrafici Editoriale. Presenti delegazioni provenienti da altre regioni e rappresentanti dell’OdG
Non meno di una settantina di colleghi hanno preso parte al presidio davanti alla sede centrale della Poligrafici Editoriale, il 28 ottobre a Bologna, a cui è seguita un’altrettanto affollata assemblea nel vicino Teatro parrocchiale di Villanova di Castenaso.
A entrambe le iniziative – promosse dal Coordinamento dei Comitati di Redazione di Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno – hanno partecipato delegazioni provenienti da Lombardia, Veneto, Toscana e Marche. Presenti anche dirigenti della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi).
La rappresentanza del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti era composta dal Presidente Giovanni Rossi e dai consiglieri Rosalba Carbutti e Michelangelo Bucci. L’Ordine nazionale era rappresentato dal consigliere Antonio Farnè.
Folta anche la rappresentanza dei collaboratori la cui partecipazione al recente sciopero è stata sottolineata, in particolare, dal segretario generale aggiunto della Fnsi Mattia Motta, Presidente della Commissione lavoro autonomo dello stesso Sindacato nazionale.
Nel corso di entrambi i momenti in cui si è articolata la protesta contro le ipotesi di drastico ridimensionamento degli organici dei giornali del Gruppo, che fa capo al Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) Andrea Riffeser, sono stati denunciati i comportamenti aziendali che da anni si basano sul ricorso agli ammortizzatori sociali a carico dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi), contribuendo ad aggravarne il bilancio, senza che si dia mai luogo a un credibile progetto di rilancio delle testare, le quali, peraltro, grazie alla articolazione delle cronache locali e al forte radicamento territoriale, hanno dati di vendita migliori di altre testate nazionali.
Incredibile, ma vero: perfino durante l’assemblea l’azienda ha proseguito le proprie provocazioni richiamando i colleghi al lavoro cercando di negare la legittimità dell’assemblea stessa. Comportamenti tanto più gravi in quanto messi in atto dall’azienda del Presidente della Fieg.
Non pochi interventi hanno chiesto che la vertenza assuma carattere nazionale, che a Bologna si tenga una Conferenza nazionale dei Comitati e fiduciari di redazione e la trattativa si svolga ai tavoli sindacali a Roma.
G.R.
(28 ottobre 2019)