Magazine d'informazione

Progetto UNO BIANCA: mostre, spettacoli, incontri con esperti e giornalisti

“Mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare la memoria degli avvenimenti e delle vittime, delle persone e dei luoghi, dei processi storici e culturali per testimoniare alle nuove generazioni un senso civico e di cittadinanza attiva”. È questo l’obiettivo di UNO BIANCA, “Progetto di Storia Pubblica Partecipata” promosso da Associazione Vittime della Uno Bianca con il sostegno di Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e numerose collaborazioni, in programma a Bologna (presso diversi spazi cittadini) da novembre 2025 a gennaio 2026.

L’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna ha dato supporto e patrocinio all’iniziativa, importante e di interesse per tutta la società civile, che propone anche testimonianze e contributi di giornalisti, fotoreporter, fotografi. Colleghi che, nel corso del tempo, hanno documentato “la strage diffusa più duratura che la storia della Repubblica ricordi”. Così vengono considerate le tante, troppe imprese nefaste della cosiddetta Banda della Uno Bianca: “composta principalmente da poliziotti che, per sette anni e mezzo, hanno agito indisturbati nel nostro territorio, tra Bologna, la Romagna e Pesaro. I numeri ufficiali raccontano 23 morti, 114 feriti e 102 azioni criminali tra il 1987 e il 1994”.
Fra i giornalisti che si sono occupati della UNO BIANCA: Aldo Balzanelli, Antonella Beccaria, Floriana Bulfon, Paola Cascella, Camilla Corsellini, Gianluca Di Feo, Michele Gambino, Marco Girella, Antonio Iovane, Gigi Marcucci, Massimiliano Mazzanti, Fernando Pellerano, Michele Pompei, Gabriele Romagnoli, Paolo Soglia, Luigi Spezia, Stefano Tura e Claudio Visani. Tra i fotografi: Luciano Nadalini, Roberto Serra, L’archivio Ferrari (Genus Bononiae).

Il Progetto UNO BIANCA è una “occasione per reinterpretare il passato alla luce del presente”. Spiegano i promotori: “Gli eventi che presentiamo si propongono come un dispositivo culturale e civile che mette in scena il ricordo, stimola riflessioni, costruisce appartenenza e, soprattutto, vuole resistere al tempo che passa”.
Innanzitutto mediante un sito web dedicato (www.unobianca.it, operativo dal 15 gennaio 2025 e in costruzione permanente), pensato come una “chiamata alla memoria” in quanto “chiede ai cittadini del nostro territorio (e non solo) che hanno vissuto e visto il periodo della Uno Bianca di offrire un personale contributo in formato audio, video, testuale/documentale o fotografico”.
E poi con un ampio calendario di iniziative a ingresso libero – mostre, spettacoli, documentari d’inchiesta, incontri con esperti e giornalisti – (avviato il 13 novembre 2025) che proseguirà fino all’8 gennaio 2026.

Quattro le MOSTRE in programma. Di prossima apertura è UNO BIANCA, MEMORIE DA UNA CITTÀ FERITA, allestita in Sala d’Ercole a Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore, 6). Inaugurazione il 19 novembre 2025 alle ore 17 con interventi di Alberto Capolungo (presidente Associazione Vittime della Uno Bianca) e Maurizio Matrone (ideatore del progetto). Si può visitare fino al 30 novembre 2025 (da martedì a domenica ore 10-18.30, venerdì ore 15-18.30). “Attraverso un percorso emotivante”, l’esposizione traccia “una mappa organica e ordinata di fatti raccontati dalla società civile quale viva testimonianza dell’epoca: articoli, fotografie, giornali e interviste”. L’allestimento è proposto dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (corso di Scenografia), la sonorizzazione è a cura della compositrice Paola Samoggia, mentre le video-interviste sono raccolte da un team del Master in Giornalismo di Bologna.
Completano la quartina Uno Bianca – Identikit: i volti della paura (Biblioteca Assemblea legislativa RER) con identikit originali disegnati da Giovanni Battista Rossi, riguardanti la banda della Uno Bianca. Uno Bianca_Bianco e Nero (MAMBO) con fotografie di Luciano Nadalini, tra i testimoni più lucidi e sensibili della cronaca degli anni della Uno Bianca. Uno Bianca – Documenti da un processo (Archivio di Stato di Bologna), che sarà allestita nel 2026 ed esporrà i fatti degli eventi criminali da un punto di vista prettamente giudiziario.

L’ampio progetto prevede una decina di INCONTRI aperti al pubblico: dibattiti con rappresentanti istituzionali, esperti, scrittori, giornalisti; spettacoli; proiezioni di documentari d’inchiesta. Fra questi Uno Bianca – Raccontare il crimine, Uno Bianca – Uno spazio di Teatro Pubblico, Uno Bianca – Mirare allo Stato.

Informazioni dettagliate su MOSTRE e INCONTRI (protagonisti, luoghi, orari) nel sito www.unobianca.it e a questo link.

F.S.
(13 novembre 2025)