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QUOTA 2024 per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna. Informazioni e modalità per effettuare il versamento. Scadenza 31 gennaio 2024

L’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna comunica ai colleghi che la quota 2024 resta invariata per praticanti, professionisti e pubblicisti e ammonta a € 110,00; subisce un leggero aumento e diventa di € 120 la quota per gli iscritti all’elenco speciale.

Inoltre, specifica che è prevista la riduzione del 50% dell’importo per i giornalisti professionisti e pubblicisti che “fruiscono di pensione di vecchiaia o di invalidità”. Pertanto chi al 31 dicembre 2023 risulta titolare di pensione di:
invalidità;
vecchiaia (riconosciuta dall’ente pensionistico di riferimento e soddisfacendo al requisito anagrafico di 67 anni compiuti entro il 31.12.2023)
può chiedere la riduzione a metà della quota, e l’invio di un nuovo avviso di pagamento, facendo contestualmente pervenire l’autocertificazione disponibile sul sito, nella sezione “Modulistica”.

Poiché è previsto il versamento della quota attraverso il circuito PagoPA, obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni, l’OdG regionale chiede agli iscritti di attenersi alle disposizioni vigenti e di utilizzare questa modalità di pagamento, tenendo presente che la scadenza è il 31 gennaio 2024.

Nella sezione ATTIVITÀ E SERVIZI del nostro sito-magazine è inserito un BOTTONE PagoPA, che consente l’accesso diretto al circuito per effettuare pagamenti online all’Ordine regionale (compreso il versamento della QUOTA 2024 dall’opzione VOCI PRECALCOLATE). Per cercare di chiarire le diverse fasi della procedura, la Segreteria dell’OdG ha predisposto un MANUALE consultabile a questo link.

Oltre alla prassi online, il circuito PagoPA prevede altre modalità di pagamento. La quota 2024 può quindi essere versata anche in Posta, nelle banche abilitate e negli esercizi che accettano pagamenti elettronici (tabaccherie, supermercati, ricevitorie, ecc.) presentando sempre il MODULO ricevuto per posta ordinaria o richiesto direttamente alla Segreteria dell’Ordine. Si invitano i colleghi a seguire queste indicazioni evitando di recarsi negli uffici dell’Ordine per effettuare pagamenti in presenza.

Assieme al modulo-bollettino PagoPA a tutti i giornalisti iscritti all’Ordine dell’Emilia-Romagna è stato inviato il bollino adesivo 2024, che però ha valore solo dopo il pagamento della quota. Quindi, come sempre, l’OdG precisa che la presenza del bollino non è indice del versamento della quota.

Di seguito la lettera inviata agli iscritti emiliano-romagnoli dal Presidente dell’OdG regionale Silvestro Ramunno

Cara/o collega,
il 2023 è stato un anno particolarmente vivace per l’Ordine dei Giornalisti. Con la proposta di riforma approvata dal Cnog si è riaccesa la discussione sull’attualità del giornalismo e sulla necessità di avere strumenti normativi adeguati ai tempi ma, aggiungerei, senza cedimenti su qualità e deontologia. Queste restano le caratteristiche proprie della nostra professione, in grado di differenziarci dentro l’infodemia. Senza deontologia, senza responsabilità-libertà, senza un rapporto forte con l’opinione pubblica, senza quel tesserino che rappresenta tutto questo, siamo solo voci indistinte nel rumore di fondo sempre più assordante.
In Emilia-Romagna questa vivacità ha significato nuovi rapporti con le università della regione, la firma di un protocollo con la Prefettura di Ferrara sui temi della violenza di genere e sui minorenni, la vicinanza e il supporto a tanti colleghi, la presenza nei territori, l’avvio della risistemazione dell’archivio storico dell’Ordine, miglioramenti nella sede, una campagna di crowdfunding per Conselice (il Comune della libertà di stampa, gravemente ferito dall’alluvione), l’azione congiunta con Aser per la correttezza dei bandi per uffici stampa, un’importante riflessione sui 60 anni della legge che ha istituito l’Ordine dei Giornalisti, il ricordo di Graziella Fava, l’omaggio a Giacomo Scaramuzza, decano dei giornalisti dell’Emilia-Romagna…
Questo piccolo elenco non esaustivo è frutto del lavoro di tutto il consiglio, di un impegno condiviso per dare prospettive ad una professione importante per la qualità della democrazia, che sta attraversando la tempesta perfetta della rivoluzione digitale combinata con nuovi paradigmi editoriali e nuove modalità di fruizione dei contenuti. A fronte di poco più di 1,2 milioni di copie cartacee complessivamente vendute, ogni giorno 38 milioni di italiani consultano portali di informazione online. Si informano? “Consumano” contenuti di intrattenimento? Scorrono velocemente titoli e immagini come facciamo sui social? Sulla capacità di riconquistare rilevanza verso l’opinione pubblica e sulla distinzione tra intrattenimento e informazione nella dimensione digitale, ci giochiamo il nostro futuro.
Nel piccolo elenco di cose fatte non ho citato la formazione professionale. Merita un pensiero dedicato perché è la funzione più visibile, quella che ci mette in contatto diretto con voi, sulla quale continuiamo ad investire risorse provenienti dalle quote di iscrizione.
Nel 2023 abbiamo organizzato 151 corsi, diffusi sul territorio e per tutto l’anno. Un’offerta che ha pochi paragoni, per numeri e qualità. Abbiamo toccato tutti gli aspetti e le sfide della professione, con due grandi obiettivi di fondo: fornire mezzi per poter far meglio il nostro lavoro, ridare valore al giornalismo come strumento utile all’opinione pubblica e riconosciuto come tale.
Continueremo su questa strada, così come vogliamo continuare a mantenere un rapporto “caldo” e diretto con i colleghi. Cercateci, ci siamo!

Con questa mia ricevete anche il modulo PagoPA (servizio obbligatorio per i versamenti alle amministrazioni pubbliche) per il pagamento della quota di iscrizione e il bollino da applicare sulla tessera. Teniamo ferma la quota a 110 euro per tutti gli iscritti professionisti e pubblicisti. Necessità di bilancio corrente (aumento dei costi, calo degli iscritti) ci hanno portato a deliberare un piccolo aumento per gli iscritti all’elenco speciale. Comprendiamo tutte le difficoltà, comprenderete la nostra di avere un bilancio in ordine.
Vi invitiamo a pagare la quota entro il 31 gennaio 2024, per evitare la mora. Per i colleghi in difficoltà economica, ribadiamo la disponibilità a considerare la rateizzazione. Per ulteriori informazioni fate riferimento ai nostri uffici.

                                                                                                                                                         Ad maiora

 

(29 dicembre 2023)