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Congresso Fnsi: Lorusso e Giulietti rieletti Segretario generale e Presidente

Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti sono stati riconfermati Segretario generale e Presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana per i prossimi quattro anni. La rielezione è avvenuta al termine del 28° Congresso della Fnsi, che si è svolto a Levico Terme (Tn) dal 12 al 14 febbraio.

Il Segretario generale Lorusso è stato eletto, al primo scrutinio, con 243 voti su 308. Al Presidente Giulietti sono andate 91 preferenze su 110 espresse, al primo scrutinio, dai consiglieri presenti alla prima riunione del rinnovato Consiglio nazionale della Federazione.
Pugliese, 51 anni, giornalista di Repubblica, Raffaele Lorusso era stato eletto Segretario generale per la prima volta al termine del Congresso di Chianciano del 2015. Inclusione, difesa della dignità del lavoro dentro e fuori le redazioni, contrasto a precariato, querele bavaglio, fake news e minacce ai cronisti sono fra i punti cardine del suo impegno sindacale per il prossimo quadriennio.
Classe 1953, iscritto all’Ordine del Veneto dal 1982 e giornalista Rai, Giuseppe Giulietti è stato vicesegretario nazionale della Fnsi, segretario dell’Usigrai, parlamentare, portavoce dell’associazione Articolo21. Era stato eletto Presidente nel dicembre 2015, dopo la prematura scomparsa di Santo Della Volpe. Il suo proposito per questo mandato è continuare a lavorare insieme contro tagli e bavagli, sempre più dalla parte dei cronisti e delle comunità minacciate da mafie e malaffare.
Per Lorusso e Giulietti serve un confronto con il Governo per riportare al centro il lavoro. Un confronto serio, aperto, anche acceso, “purché non sia una passerella che intenda delegittimare gli interlocutori”. Dicono unanimi: “Faremo fronte comune con le altre forze sindacali per portare al centro il lavoro nel Paese”. Perché “la politica e l’esecutivo devono farsi carico della situazione del settore: l’informazione è cruciale nella democrazia, come ha sottolineato più volte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”.
F.S.
(15 febbraio 2019)