Riforma editoria: approvato il decreto attuativo per la revisione dell’Odg
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro per lo sport con delega all’editoria Luca Lotti, nella riunione del 5 maggio 2017, ha approvato due decreti legislativi (attuativi della legge n.198 del 26 ottobre 2016) in materia di editoria e Ordine dei giornalisti.
Il primo prevede “disposizioni per la ridefinizione della disciplina dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici”.
L’altro riguarda “la revisione della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in attuazione dell’articolo 2, comma 4, della legge 26 ottobre 2016, n.198”. In particolare, il provvedimento relativo all’Odg “razionalizza la composizione e le attribuzioni del Consiglio nazionale
dell’Ordine dei giornalisti, non solo in un’ottica di riduzione dei costi ma anche allo scopo di accrescerne l’efficienza, l’autorevolezza e il rilievo”.
Il riordino e la razionalizzazione riguardano, nello specifico:
1. le competenze in materia di formazione, con particolare riguardo alla formazione professionale continua (aggiornamento professionale). Al Consiglio spettano quindi la promozione, il coordinamento e l’autorizzazione dell’attività di formazione professionale continua svolta dagli Ordini regionali, al fine di assicurare criteri uniformi e livelli qualitativi omogenei su tutto il territorio nazionale e un esercizio professionale rispondente agli interessi della collettività e ai principi stabiliti dall’articolo 21 della Costituzione;
2. il numero massimo dei componenti del Consiglio nazionale, che non può essere superiore a 60 (rispetto agli attuali 156), di cui due terzi giornalisti professionisti, tra i quali almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche riconosciute, e un terzo pubblicisti, tra i quali almeno un rappresentante delle minoranze linguistiche riconosciute, purché titolari di una posizione previdenziale attiva presso l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani;
3. l’adeguamento del sistema elettorale, garantendo la massima rappresentatività territoriale.
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri a questo link.
(5 maggio 2017)