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Addio Anna Maria Speroni: una collega sensibile tornata nella sua Riccione

Era iscritta all’Odg lombardo poiché lavorava a Milano Anna Maria Speroni, ma era nata nel 1965 a Riccione, dove è stata sepolta con una cerimonia strettamente privata. Una “penna gentile” di Io Donna, una giornalista attenta che “raccontava tutti col sorriso”. Ci ha lasciati nella notte di San Silvestro.

Aveva solo 53 anni. Giornalista professionista, da oltre vent’anni firma di Io Donna (con una breve parentesi a 7 di Beppe Severgnini), caposervizio della redazione Attualità, sempre sorridente, con “la gioia di vivere che le brillava negli occhi”.
Era approdata a Rizzoli nel 1990, dopo la scuola di giornalismo. Aveva fatto parte delle redazioni di Più Bella, Donna Oggi e poi di Io Donna fin dal primo giorno di uscita dell’allegato femminile del Corriere nel marzo del 1996, allora diretto da Fiorenza Vallino.
Tanti i suoi dialoghi con attrici e attori del mondo dello spettacolo. Numerose le sue inchieste nell’Italia dell’arte e della cultura, mosse da una profonda curiosità e dalla voglia di raccontare storie e avventure di persone comuni, di indagare anche in quell’ambito che per consuetudine viene definito “costume”. Interviste, articoli e servizi redatti con una scrittura brillante e ironica.
Nonostante la malattia, è rimasta in redazione fino all’ultimo per concludere due pezzi e avviarne un terzo. Al mattino in ospedale per le terapie, al pomeriggio in redazione a Crescenzago. “Una collega da ammirare per coraggio, discrezione e dolcezza”, ha sottolineato la direttrice di Io Donna Danda Santini. Sempre precisissima, ma con lo sguardo scanzonato, con l’allegria della sua Riccione.
Gli impegni professionali l’hanno portata ad abitare a Milano, ma quando poteva ritornava a Riccione, dove vivono i suoi familiari e i tanti amici. I funerali si sono svolti il 4 gennaio nella chiesa Mater Admirabilis di Riccione.
F.S.
(4 gennaio 2019)