Scomparso Roberto G. Rolando. Guidò la redazione modenese del “Resto del Carlino” fino al 1999
È morto Roberto G. Rolando (capo del Carlino a Modena fino al 1999, quando è andato in pensione). Purtroppo, era malato da tempo. Lo ricordano con grande cordoglio, l’Associazione stampa modenese ed il Sindaco della città, Gian Carlo Muzzarelli.
“L’Associazione stampa modenese – si legge nel comunicato del Sindacato provinciale dei giornalisti – esprime il cordoglio per la scomparsa di Roberto G. Rolando, le condoglianze alla famiglia e alla redazione di Modena del Resto del Carlino che ha guidato negli ultimi anni di attività. Giornalista innamorato del suo mestiere e della sua città, autentico cronista rigoroso e attento. In molti lo ricordano come un gentiluomo per lo stile professionale e il tratto di gentilezza che lo ha sempre caratterizzato. All’attività professionale ha affiancato anche l’impegno negli organismi di categoria per la tutela del lavoro giornalistico”.
A sua volta il primo cittadino di Modena ha diffuso una dichiarazione nella quale viene ricordata l’attività professionale del collega scomparso. “Rigore, sobrietà e attenzione alla cronaca quotidiana, così come alla storia e alle tradizioni locali. Per il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli – si legge nel comunicato dell’Amministrazione comunale – sono queste alcune delle caratteristiche del giornalista Roberto G. Rolando, scomparso all’età di 77 anni. Assunto nel 1972 dal Resto del Carlino, ha concluso il suo percorso professionale nel 1999 come capo della redazione di Modena dopo esserne stato a lungo il vice, stimato dai colleghi e dagli interlocutori – aggiunge il Sindaco – per uno stile di lavoro caratterizzato da affidabilità e serietà, sempre attento e rigoroso nel suo impegno quotidiano di cronista innamorato della sua città”.
Caratteristiche che hanno accompagnato anche il suo lavoro di scrittore con opere come “Allarme bombardieri” sulle incursioni aeree su Modena del 1944 oppure “Vento di fiere lontane”, una raccolta di brevi racconti in cui far rivivere le tradizioni della festa di San Geminiano, o anche il romanzo “Il parcheggio degli Dei”, ambientato tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
(15 agosto 2021)