“Ugo Bellocchi promotore culturale del secondo Novecento”. Atti del convegno di Reggio Emilia 2021
Ugo Bellocchi (Reggio Emilia 1920-2011) è stato giornalista, storico, docente universitario, direttore di biblioteca, fondatore dell’Associazione provinciale stampa e del Premio Gino Bedeschi, amico delle arti e compositore di poesie e canzoni.
A questo multiforme personaggio, radicatissimo nella sua Reggio e contemporaneamente curioso del mondo, in occasione del centenario della nascita è stato dedicato un convegno dal titolo “Ugo Bellocchi, promotore culturale del secondo Novecento”, promosso da Comune di Reggio Emilia, Biblioteca Municipale Panizzi, Deputazione di Storia Patria, Istoreco, Ordine regionale dei giornalisti, Associazione provinciale Stampa e Centro studi sul dialetto reggiano, insieme alla famiglia. Della giornata di studio (13 marzo 2021) l’editore Panozzo di Rimini ha appena pubblicato gli Atti, che radunano i contributi di otto relatori, moderati dall’allora presidente dell’Ordine dei giornalisti Giovanni Rossi.
Giovanni Rossi ha ricordato il ruolo di Bellocchi come giornalista, cardine dello sviluppo territoriale del Resto del Carlino, di cui fu a lungo capo-redattore alle Province, quando la testata bolognese spaziava da Padova ad Ascoli Piceno. Come professionista della comunicazione e studioso, Bellocchi fu anche autore di una monumentale “storia del giornalismo” italiano in 8 volumi.
L’architetto Giordano Gasparini ha tratteggiato le caratteristiche sociali, culturali ed urbanistiche del tumultuoso sviluppo di Reggio dalla fine della seconda guerra mondiale agli Anni ’70 del XX secolo.
Alberto Ferraboschi, responsabile del sistema bibliotecario della “Panizzi”, ha ripercorso l’attività di Bellocchi come direttore della civica Biblioteca Popolare (“una vita per i libri e in mezzo ai libri”, tra il 1951 e il 1972).
Lo storico Mirco Carrattieri ha messo in luce la capacità di Bellocchi di maneggiare insieme i vari livelli del lavoro storiografico (la ricerca archivistica, l’interpretazione, la stesura dei testi e la divulgazione), in una relazione stretta con quella che oggi si chiama public history. In questo spirito, Carrattieri ha proposto di intitolare ad Ugo Bellocchi un seminario annuale di dialogo tra le realtà, accademiche e non, che scrivono la storia.
L’attività di Bellocchi come presidente della Deputazione di Storia patria, sezione di Reggio Emilia è stata descritta da Gabriele Fabbrici, che ne ha sottolineato la convinta partecipazione alla vita culturale cittadina. Bellocchi fu presidente della Deputazione dal 1966 al 1978 e poi ancora dal 1993 al 2008. Tra i suoi impegni, la fondazione e la direzione del periodico scientifico “Bollettino Storico Reggiano”, tuttora edito e giunto al fascicolo 178.
Gruppo di giornalisti reggiani degli Anni ’70 a un incontro dell’Associazione Provinciale Stampa Reggiana per la consegna dei Premi Bedeschi
La ricca e feconda collaborazione di Bellocchi con numerosi ambienti artistici, reggiani e nazionali, è stata ripercorsa dalla figlia Lisa (lei pure giornalista). Con Henghel Gualdi, clarinettista di fama internazionale, nacquero canzoni di successo. Artisti come Nani Tedeschi, Nello Leonardi, Gino Gandini e Rina Ferri accompagnarono visivamente ponderosi convegni di studio. Assieme al Centro Internazionale della grafica di Venezia furono stampate preziose incisioni dedicate alla regioni d’Italia. Con una pattuglia di amici Bellocchi fondò anche la cooperativa culturale “Il Crostolo”, che diede vita all’omonima università dell’età libera, tuttora esistente e con oltre 800 soci.
Al “Fondo Bellocchi” sul dialetto reggiano, donato alla Biblioteca comunale di Albinea, sede del Centro studi sul dialetto reggiano, ha dedicato il proprio intervento Maria Cristina Bulgarelli. Grazie ad un’accurata, completa schedatura, l’elenco dei materiali oggi è accessibile anche online.
Ancora sul fronte giornalistico, Bellocchi fu tra i fondatori (e a lungo presidente) dell’Associazione provinciale Stampa reggiana, nata nel 1959 e da oltre 60 anni impegnata nella tutela e formazione dei colleghi e nell’erogazione dei premi della “Fondazione Gino Bedeschi” ai figli dei giornalisti. Ne traccia la storia Giuseppe Adriano Rossi, oggi presidente del sodalizio e nel 1960 tra i primi bambini premiati durante la festa, che tradizionalmente si svolge in prossimità della celebrazione del patrono san Francesco di Sales.
Le conclusioni del convegno sono state affidate ad Angelo Spaggiari, presidente della Deputazione di Storia Patria per le antiche provincie modenesi, che ha ricollegato i contributi, evidenziando la figura di Ugo Bellocchi, scrittore di cronaca e di libri eruditi e perno di iniziative culturali, ad esempio su Ludovico Ariosto, Matilde di Canossa e il Primo Tricolore.
Completa il volume degli Atti un’Antologia di testi tratti dalle opere di Bellocchi, dal Cholera Morbus del 1949 a Bandiera Madre. I tre colori della vita, del 2008.
Al termine, un ricco Indice dei Nomi rende i saggi più agevolmente fruibili.
(24 ottobre 2022)