Un giornalista in Paradiso
Circa cinquemila persone hanno assistito sabato 15 alla solenne cerimonia di beatificazione di Odoardo Focherini, giornalista all’Avvenire d’Italia che durante la seconda guerra mondiale salvò un centinaio di ebrei dalle persecuzioni organizzando la loro fuga in Svizzera.
Quella di Focherini è stata fra le prime beatificazioni svolte nella diocesi di appartenenza del Beato e non a Roma. E’ stata celebrata in piazza Martiri a Carpi perché il duomo è ancora inagibile a causa del terremoto.
Ha presieduto la cerimonia il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per la causa dei Santi che ha letto la lettera apostolica in latino di Papa Francesco.
Tra il pubblico anche i parenti di Focherini, che si sposò ed ebbe sette figli, di cui alcuni ancora in vita. A rendere testimonianza delle sue virtù eroiche anche alcuni sopravvissuti al campo di Flossenburg, dove Focherini venne deportato e morì il 27 dicembre del 1944.
Alla cerimonia di Carpi ha partecipato pure una folta delegazione di giornalisti cattolici dell’Emilia Romagna.
Odoardo Focherini è nato a Carpi di Modena il 6 giugno del 1907, si è formato nell’Azione Cattolica Italiana, ha lavorato a Bologna nel primo giornale cattolico dopo l’unità d’Italia come cronista poi come amministratore.
Dopo le leggi razziali si è impegnato nell’organizzazione della solidarietà attiva agli ebrei perseguitati procurando documenti falsi, soldi, collegamenti utili all’espatrio verso la Svizzera. Arrestato nel marzo 1944 fu condotto nelle carceri di S. Giovanni in Monte a Bologna e quindi il 5 luglio internato prima nel campo di Fossoli e poi l’8 agosto in quello di Bolzano-Gries. Di qui il 5 settembre del ’44 fu deportato nel lager di Flossenbürg, poi nel sottocampo di Hersbruck dove morì il 24 dicembre del ’44.
Per il suo eroico altruismo Odoardo Focherini ha ricevuto vari riconoscimenti come la medaglia d’oro delle Comunità Israelitiche italiane (Milano, 1955), il titolo di Giusto fra le Genti (Gerusalemme, 1969), la medaglia d’oro della Repubblica Italiana al Merito Civile (Roma, 2007). La Chiesa cattolica ha avviato per lui il processo di beatificazione nel 1996. Il 10 maggio 2012 Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto di martirio in odium fidei. Il 15 giugno lo beatificherà: tappa obbligata del processo di canonizzazione al termine del quale un Servo di Dio sarà riconosciuto santo.