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Un Osservatorio dell’Odg nazionale “controlla” parole e discorsi sulle donne

Come e quanto si parla delle donne sui mezzi d’informazione? Troppo poco e soprattutto quando sono vittime di violenza. Le donne sono anche altro. Politiche, sindache, avvocate e mediche, raggiungono alti livelli di professionalità e di competenza in molti settori. Il Gruppo di lavoro Pari Opportunità dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, che ha condiviso il decalogo dell’IFJ (International Federation of Journalists), sente l’esigenza di dare spazio a un’informazione corretta e priva di pregiudizi. Occorre trovare “le parole giuste” quando si parla di violenza e femminicidio, mettendo al bando tutte le espressioni fuorvianti che attenuano o addirittura giustificano la gravità del fatto, quali “delitto passionale”, “raptus”, “pista sentimentale”, “gelosia”.

Per questo, e anche per rendere più attuale ed esaustivo il decalogo dell’IFJ, proponiamo un Osservatorio permanente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, con una mail dedicata, per segnalare e denunciare espressioni improprie. Secondo noi si tratterebbe di una misura più puntuale ed efficace di qualsiasi “carta” per contrastare interpretazioni e termini scorretti, che di fatto ostacolano il superamento di una cultura ancora profondamente misogina.
Ma non è solo per questo che nasce l’Osservatorio. Raccogliamo anche segnalazioni di “buone pratiche”. Tutte le volte che sui mezzi d’informazione si parla di professioniste che rappresentano un’eccellenza nel loro settore di competenza, che siano lo sport o le neuro scienze, dobbiamo prenderne atto e diffondere la notizia. Per questo aspettiamo le vostre segnalazioni.
La mail alla quale inviare le segnalazioni è: pariopportunita@odg.it
Dal sito del Cnog.
(8 marzo 2017)