Un seminario FPC sul Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani
Il titolo del seminario (con crediti) è “Educazione finanziaria: conoscere le opportunità del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani. Una scelta ragionata per prenderti cura del tuo futuro”. Il corso avrà luogo giovedì 21 ottobre per iniziativa della Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Fondo stesso. Il seminario avrà inizio alle ore 14 e si chiuderà alle 18 Avrà luogo, a Bologna, al Savoia Hotel Regency, in via del Pilastro, 2.
L’evento è inserito nel calendario del Mese dell’Educazione Finanziaria promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). I lavori saranno introdotti da Giovanni Rossi (Presidente uscente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna). Sono previste queste relazioni: “Gli editori ed il Fondo Giornalisti. Prospettive e futuro” a cura di Raffaele Alessandro Serrau (Presidente del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani – FPCGI); “La storia del Fondo Giornalisti. 7 motivi per iscriversi, un’opportunità da non perdere per tutelare il proprio futuro. In quale comparto investire e perché. LifeCycle” di Simona Fossati (giornalista, vice-Presidente del FPCGI); “Previdenza Complementare: prestazioni, erogazioni, vantaggi fiscali” di Giuseppe Romano (Responsabile Ufficio Studi Cosmetique).
L’incontro sarà moderato e coordinato da Marco lo Conte (giornalista de Il Sole 24Ore e Consigliere d’amministrazione del Fondo).
Lo scopo dell’evento formativo è quello di innalzare il livello di alfabetizzazione previdenziale dei colleghi. Un’educazione finanziaria rivolta non solo a chi è già iscritto, ma anche a chi non ha ancora compiuto questa scelta e rischia di perdere delle importanti occasioni per incassare, una volta smesso di lavorare, una rendita pensionistica complementare a quella di primo pilastro. Sempre più fondamentale per la propria serenità finanziaria, una volta in pensione.
Il Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani ha iniziato una campagna per incrementare le iscrizioni. Oggi più che mai l’adesione dei giornalisti al secondo pilastro della previdenza rappresenta un’opportunità da non perdere per avere una buona rendita suppletiva al momento della pensione. Non pochi contrattualizzati non sono iscritti perché non informati e “regalano” ai loro editori fino all’1,25 per cento del loro stipendio lordo. Soldi che, se aggiunti alla propria quota volontaria e al Trattamento di Fine Rapporto (TFR), rappresenterebbero una seconda pensione interessante, un importante supporto per affrontare il futuro con maggiore serenità.
(18 ottobre 2021)