La tragica vicenda di Willy nel racconto noir di Nicola Bianchi e Giacomo Battara
Si intitola Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole il toccante libro scritto a quattro mani da Nicola Bianchi, vice caposervizio del Carlino Ferrara, e dallo scrittore Giacomo Battara.
Il volume, pubblicato da Minerva Edizioni e basato interamente su atti di processi conclusi, narra la dolorosa vicenda di Willy assassinato nell’autunno del 1988. È il 30 settembre. Lungo l’argine del Po di Goro, al confine tra Basso Ferrarese e Veneto, viene trovato il corpo senza vita di Vilfrido Luciano Branchi, per tutti Willy. È nudo, accanto spunta il solo portafogli con la carta d’identità. È immerso in una pozza di sangue all’altezza della testa martoriata da diversi
colpi provocati dalla bocca di una pistola utilizzata nei macelli. L’indagine vira immediatamente su Valeriano Forzati, noto criminale della zona, che cinque mesi dopo, il 2 febbraio 1989, farà una strage nel nightclub Laguna Blu uccidendo quattro persone. Ma “il Colonnello” Forzati con Willy non c’entra niente. Lo diranno le inchieste e per questo verrà prosciolto. Da quel momento il caso Branchi finisce archiviato. Per 26 lunghi anni, fino a quando un avvocato, un giornalista e un investigatore privato, con l’aiuto di Luca, fratello della vittima, porteranno alla luce elementi inquietanti, legati a un giro di sesso e omertà. E a spalancare le porte, sarà un’intervista sconcertante al parroco del paese. Proprio quegli elementi permetteranno alla Procura, il 10 novembre 2014, di rimettere mano al cold case e dare vita a una nuova inchiesta.
Dal libro riaffiorano gli enigmi che per quasi trent’anni hanno avvolto uno dei tanti “misteri italiani”. Il risultato è un “giallo”, fatto di indagini finite su binari morti, violenza, segreti inconfessabili, capri espiatori, colpi di scena e verità sepolte lungo il corso del Grande Fiume. La narrazione, puntuale e sottile, ripercorre tutte le tappe, basandosi sugli atti ingialliti di Carabinieri e Procura della Repubblica, svelando errori, valutazioni sbagliate, testimonianze false. Sullo sfondo il coraggio di una famiglia che per tutti questi anni ha sperato di conoscere i nomi dei responsabili del selvaggio assassinio.
Sei capitoli e un corposo apparato fotografico per raccontare un caso sconcertante, brutale, assurdo. Un libro ideato e animato dalla volontà di rispondere alla domanda che lo attraversa dall’inizio alla fine: chi ha ucciso Willy? Con la speranza che anche i lettori vadano alla ricerca della verità.
F.S.
(13 gennaio 2016)