Il Viaggio Legale. La Mehari di Giancarlo Siani a Bologna fino al 16 febbraio
È diventata un simbolo della lotta alla criminalità organizzata la Mehari di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985 perché faceva semplicemente il proprio mestiere: raccontava i fatti, le connessioni, la verità.
La Citroen verde, triste teatro della morte di Siani, è arrivata stamattina nel Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio dove sosterà fino al 7 febbraio tra i pannelli fotografici curati dalla Fondazione Polis e la mostra “Ripresi – i beni confiscati alla criminalità organizzata in Emilia Romagna” promossa da Libera E-R e dal Master “Pio La Torre”.
E proprio a Palazzo d’Accursio, in una gremita Cappella Farnese, si è svolto il convegno Liberi di informare: da Giancarlo Siani al Processo Aemilia, come cambia l’informazione (voluto anche da Aser e Fnsi – news a questo link), il primo evento della lunga tappa bolognese di questo “Viaggio Legale” promosso da Filt-Cgil, Caracò, Libera, Comitato IoLotto, Cgil Emilia-Romagna e Cna Fita sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
La Mehari di Giancarlo Siani resterà a Bologna fino al 16 febbraio e farà un viaggio nel “Viaggio” per toccare luoghi “nevralgici” della vita cittadina come l’Università, la stazione centrale, l’aeroporto con un ricco calendario di eventi.
La verde Mehari, più di trent’anni dopo, è diventata l’emblema della legalità, della libera stampa, dell’impegno istituzionale e civile per contrastare il radicamento delle mafie nel tessuto sociale, economico, politico delle nostre città.
Questa tappa del “Viaggio Legale” ha il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Fondazione Polis, Avviso Pubblico, Master “Pio La Torre” in Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie.
L’auto, concessa dalla Fondazione Polis di Napoli, dal 18 novembre sta percorrendo la Via Emilia e concluderà il suo viaggio il 5 marzo a Ravenna.
Il programma dettagliato della tappa di Bologna a questo link.
F.S.
(4 febbraio 2017)