Giornalisti, avvocati, giuristi e il Cardinal Zuppi per Le regole del giornalismo
È stato presentato a Bologna, il 16 ottobre, nell’Auditorium Enzo Biagi di Sala Borsa, il libro-quaderno Le regole del giornalismo nel quadro normativo italiano fra vecchi e nuovi media. Hanno partecipato curatori, autori, S.E. Cardinal Matteo Maria Zuppi e l’assessore Matteo Lepore.
Dopo i saluti introduttivi, gli interventi dell’assessore alla Cultura del Comune di Bologna Matteo Lepore, di Carlo Berti e Giusy Ferro (curatori del volume), dell’Arcivescovo metropolita Sua Eminenza Matteo Maria Zuppi (creato Cardinale da Papa Francesco il 5 ottobre scorso) e del presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Giovanni Rossi. A seguire i contributi degli autori: Francesco Moschella, Guido Clausi-Schettini, Massimo Gagliardi, Barbara Grazzini, Emilio Leonardo, Claudio Santini, Vito Zincani.
Pubblicato dalla Bonomo Editore e, come detto, curato da Carlo Berti e Giusy Ferro, il volume raccoglie i contributi di giornalisti, giuristi, avvocati e approfondisce le questioni etico-deontologiche del “mestiere” di giornalista. Un mestiere che deve affrontare i nuovi diritti. Una professione messa in discussione dai cambiamenti socio-culturali e da Internet, ma nonostante tutto “fondamentale per la democrazia, garante della libertà di informazione, della sua tutela, della sua qualità e verità nell’epoca delle fake news, del pluralismo messo in crisi da pochi grandi provider”.
Il libro affronta con profondità le complesse questioni del presente e si inserisce in maniera originale nel dibattito sull’informazione nell’era tecnologica cercando di darne una lettura culturale, politica, istituzionale. I contenuti e il taglio particolare fanno riemergere il legame dei mass media con la società, la responsabilità degli operatori e delle istituzioni, la centralità dell’etica e del diritto. Un testo utile per gli operatori del settore – grazie alla collaborazione, all’apporto scientifico e all’intreccio di idee di accademici, avvocati, giornalisti – ma al tempo stesso in grado di sensibilizzare e far comprendere anche ai non addetti ai lavori i problemi dell’informazione nell’era di Internet.
Franca Silvestri
(16 ottobre 2019)