Magazine d'informazione

Solidarietà a Dundar e Gul. Riparte il processo ai due giornalisti turchi

Immanuel Kant scriveva che “la violazione del diritto avvenuta in un punto della terra è avvertita in tutti i punti”. Vogliamo sperare, allora, che sia anche per questo che il processo a Can Dundar, direttore del quotidiano turco d’opposizione Cumhuriyet, e del capo della redazione di Ankara dello stesso giornale Erdem Gul, sta attirando l’attenzione della comunità internazionale. Una vicenda che rimbalza ben al di là del Bosforo, e che sta generando proteste, denunce, prese di posizione ufficiali.

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Dal 3 febbraio 2016 è in vigore il «Testo unico dei doveri del giornalista». La deontologia è l’anima della nostra professione, anzi è la professione stessa

“Un giornalista bravo è anche deontologicamente corretto e attento. Il contrario non può darsi”. La pensa così Michele Partipilo, “papà” del Testo unico che ha raccolto il poderoso corpus deontologico della categoria. Approvato dal Consiglio nazionale dell’Ordine nelle riunioni del 15-17 dicembre 2015 e del 26-28 gennaio 2016, il «Testo unico dei doveri del giornalista» è stato redatto in collaborazione con l’Osservatorio sulla deontologia per “armonizzare i precedenti documenti deontologici”. È in vigore dal 3 febbraio e si può...

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Libertà di stampa e diritti umani. Valori comuni, da tutelare insieme

Chi non può dirsi sensibile al tema dei diritti umani? È la coscienza di ognuno a sollecitare questa sensibilità. E il mondo dei mass-media, dell’informazione in senso lato, può dare un contributo prezioso alla sua diffusione e al suo consolidamento. Promuovere il rispetto dei diritti umani è un dovere deontologico per chi svolge la professione di giornalista, una delle chiavi per avvicinarsi agli eventi dei nostri giorni con una visione più umana. Parte da qui, da questa consapevolezza la nostra intervista all’avvocata...

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Cronisti di mafia a chilometro zero

In coincidenza dell’apertura del processo “Aemilia”, in cui l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna si è costituito parte civile per esprimere solidarietà ai colleghi vittime di pesanti intimidazioni della ‘ndrangheta e per affermare con forza il principio della legalità nell’informazione, riceviamo da Tiziano Soresina della Gazzetta di Reggio questo contributo. Non è davvero semplice il lavoro del cronista di mafia a chilometro zero. Saper “ascoltare” il territorio è importantissimo per chi fa giornalismo in provincia, un...

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Questo è il tempo della responsabilità. Per i giornalisti, oggi più che mai. Senza vera informazione, non c’è libertà di scelta

Alessandro Rondoni è nato, vive e lavora a Forlì. Ha alle spalle una lunga esperienza giornalistica e di impegno sociale. Per vent’anni è stato direttore del settimanale forlivese Il momento. Collabora con il Resto del Carlino, Il Nuovo Areoapago, l’editrice La Nuova Agape ed è autore di diversi libri. È stato presidente dell’Ucsi Emilia-Romagna per due mandati. Attualmente è direttore dell’Ufficio Regionale per le Comunicazioni Sociali, istituito cinque anni fa per volontà della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna.

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