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Enzo Biagi: primo giornalista “multimediale” del ‘900. Di rilievo il seminario a Pianaccio

Un seminario per raccontare la storia e rinnovare la memoria di Enzo Biagi: il primo giornalista “multimediale” del Novecento si è svolto il 4 giugno 2022 presso il Centro Documentale Enzo Biagi di Pianaccio (suo luogo di nascita). Secondo appuntamento della rosa di iniziative dedicate al celebre Maestro dell’informazione (apertura il 25 aprile con L’Editto Bulgaro 20 anni dopo), molto apprezzato e seguito con interesse in presenza oppure online (diretta streaming YouTube Facebook canale del Comune di Lizzano in Belvedere. Regia di Francesco Cavalli).


Da sinistra: Loris Mazzetti, Giorgio Tonelli, Angelo Varni, Silvestro Ramunno

Precisano i promotori: «Biagi divenne giornalista professionista a vent’anni, lavorando prima all’Avvenire d’Italia poi al Resto del Carlino. Nel ’44, dopo aver aderito alla Brigata partigiana Giustizia e Libertà (nome di battaglia il Giornalista), raccontò la realtà della guerra, l’attività partigiana e i crimini nazifascisti che avvennero nella sua terra l’Appenino Tosco-Emiliano realizzando un giornale clandestino Patrioti ciclostilato a Porretta. Alla fine della guerra il Carlino divenne Giornale dell’Emilia, Biagi vi rimase fino al 1951, dopo l’alluvione del Polesine si trasferì a Milano chiamato dal direttore di Epoca Bruno Fallaci, zio di Oriana, come caporedattore, settimanale che poi diresse per otto anni. All’inizio degli anni Sessanta fu chiamato dal direttore generale Ettore Bernabei a dirigere il Telegiornale della Rai. Nel 1962 realizzò il primo rotocalco della tv “RT”. Enzo Biagi è stato il giornalista più popolare della tv italiana, in 41 anni di onorata carriera ha realizzato più di cento programmi con milleduecento puntate, contemporaneamente scrivendo per La Stampa, il Resto del Carlino, Corriere della sera, la Repubblica, Panorama, l’Espresso e Oggi. La sua rubrica più popolare: “Strettamente personale”. Le interviste, i programmi, le inchieste e i suoi libri, rappresentano oggi vere e proprie fonti storiche del ‘900».

Il seminario «non solo vuole rievocare la figura di un grande testimone del Novecento, ma attraverso l’analisi dell’opera di Enzo Biagi, si propone di ricordare l’importanza della figura di “mediatore” del giornalista (che racconta il fatto così come è avvenuto) e di come tale professione debba incentrarsi sulla deontologia professionale e sull’altissimo spirito etico per rappresentare un vero valore aggiunto per la nostra società. Soprattutto in un momento delicato come quello contemporaneo caratterizzato dalla diffusione di “misinformation” online: dalla disinformazione e dalle fake news che tanti danni stanno creando, in primis, allo stesso sistema dell’informazione». Ripercorrendo il lungo e multiforme percorso professionale del Maestro, «intende raccontare i tanti modi di fare informazione e i vari mezzi e veicoli in cui questa informazione viaggia, avendo in mente che un giornalista ha un solo e vero padrone: il proprio lettore o telespettatore».

Moderatore del seminario Giorgio Tonelli (giornalista, già caporedattore TgR Emilia-Romagna). In apertura saluti e introduzione di Paolo Maini (consigliere con delega alla Cultura Comune di Lizzano in Belvedere, socio-fondatore Associazione Enzo Biagi), Silvestro Ramunno (presidente dell’Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna), Vittorio Pastanella (segretario ASER). A seguire gli interventi di Angelo Varni (professore emerito e autore della laudatio per la Laurea ad honorem conferita a Biagi nel 1997 all’Università di Bologna), Giuseppe Giulietti (presidente FNSI, già portavoce nazionale Associazione “Articolo21 Liberi di”), Massimo Gramellini (giornalista Corriere della sera, scrittore e conduttore “Le Parole” Rai3), Loris Mazzetti (giornalista, già dirigente Rai, scrittore e portavoce Articolo21 Emilia-Romagna, socio-fondatore Associazione Enzo Biagi), Pino Corrias (giornalista, scrittore, dirigente Rai), Stefania Battistini (inviata speciale di guerra TG1).

Questa iniziativa (e le altre in programma) sono state organizzate dal Comune di Lizzano in Belvedere in collaborazione con Centro Documentale Enzo Biagi di Pianaccio e Associazione “Articolo21 liberi di”. Hanno dato il patrocinio: Città Metropolitana di Bologna, Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, FNSI-ASER. Altri eventi sono previsti in agosto per ricordare il compleanno del Maestro.

Per contribuire al racconto della singolare carriera giornalistica di Enzo Biagi, riproponiamo alcune testimonianze pubblicate negli anni scorsi sul sito-magazine dell’OdG dell’Emilia- Romagna.

Claudio Santini: “1970: Enzo Biagi è il nuovo direttore del quotidiano di Bologna il Resto del Carlino”

Loris Mazzetti: “Loris Mazzetti racconta Enzo Biagi”

F.S.
(4 giugno 2022)