Lenin rivive al tempo dei Millennials. Curiosa opera prima di Linda Magnoni
Un volume sulle forme di rappresentazione della nostalgia del comunismo in Germania e in Italia dopo la caduta del muro di Berlino. È Lenin nell’era dei Millennials di Linda Magnoni, pubblicato da Edizioni Terra Marique nella “Collana Storie di…” (12 euro in libreria, disponibile anche online).
Linda Magnoni è una cavriaghese doc e appartiene alla generazione dei Millennials (coloro che sono nati tra i primi anni ottanta e gli anni duemila). Il suo insolito saggio parla delle “forme di rappresentazione della nostalgia del comunismo in Germania e in Italia dopo la caduta del muro di Berlino” e prende in esame l’immagine di Lenin come “Ostalgie” (ovvero la nostalgia dell’Est). In particolare, sottolinea come la figura di Lenin abbia influenzato l’immaginario collettivo e la cultura popolare, diventando centrale in film come “Goodbye, Lenin!”, “La doppia vita di Veronica” e “Il ponte delle spie” ma anche di serie tv come “Deutschland 83”.
Il libro ripercorre poi le vicende del celebre busto di Cavriago (già protagonista del romanzo “Il busto di Lenin” di Giuseppe Caliceti). Oltre alle immagini d’epoca, propone infatti diverse testimonianze legate alla storia del paese: fotografie d’archivio di personaggi celebri e persino una poesia in dialetto intitolata “Al bust”. Inoltre, raccoglie illustrazioni di artisti contemporanei: in copertina c’è il ritratto del busto di Cavriago del noto fumettista Giuseppe Camuncoli, all’interno ci sono tavole di Alessandro Baronciani, Giuseppe Palumbo e una vignetta di Vauro.
«È cominciato tutto quando, all’Università, ho dato un esame sui rapporti tra la storia e i media», racconta l’autrice. E precisa, questo «è un testo scritto attraverso la lente della critica cinematografica e non, come potrebbe sembrare, con intento politico. O meglio, non ce l’ha nel senso più superficiale del termine, in quella drastica categorizzazione di bianco e nero – o se preferiamo, rosso e blu – in cui siamo abituati a ragionare. Ma ce l’ha se leggiamo la politica come quella cosa che ci tocca tutti i giorni in quanto res publica, “cosa pubblica”, impegno e partecipazione alla vita del nostro paese. Il busto di Lenin di Cavriago è diventato parte integrante del paesaggio, un simbolo culturale che porta con sé un importante pezzo di storia. Mi interessava mettere in luce come questa eredità sia stata colta dalle nuove generazioni, appunto dai Millennials».
Dopo il liceo classico, Linda Magnoni si è laureata in Lettere Moderne e in Cinema, televisione e produzione multimediale all’Università di Bologna. È insegnante di lettere, collabora come critica cinematografica con la rivista Cineforum e con Telereggio e scrive, soprattutto di cultura e spettacoli, per la Gazzetta di Reggio.
Il libro, pubblicato grazie al contributo della Fondazione Reggio Tricolore e del circolo Arci Pontenovo, è stato presentato il 13 febbraio alla risotteria Dai C’Andom di Cavriago. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Carmen Zanti, ha visto la calorosa partecipazione di persone di tutte le età. Con l’autrice ha dialogato lo storico Andrea Montanari.
Mario Paolo Guidetti
Tesoriere del Consiglio regionale dell’OdG Emilia-Romagna
(9 marzo 2019)