Magazine d'informazione

Nel “Giardino del Mondo”: il racconto degli Ispanici dopo aver viaggiato in Italia

Quello del collega pubblicista Maurizio Fabbri è davvero un testo particolare. Il suo Nel “Giardino del Mondo” – Saggi su diari e relazioni di viaggio in Italia di spagnoli e novohispanos dal Settecento al Novecento (Panozzo Editore – Rimini – pagine 269 – euro 14,50) è un’interessante panoramica.

Una “rassegna” di come viaggiatori spagnoli e latino americani hanno descritto l’Italia a seguito di viaggi dettati dalle più svariate ragioni. Dall’esilio dei gesuiti cacciati da tutti i territori del vasto impero spagnolo per decisione del Re Carlo III di Borbone, a motivazioni sempre religiose, ma di natura diversa, come il raggiungere la Roma dei Papi, a più “banali” ragioni di svago e cultura, oggi diremmo turistiche.
L’autore ha evidentemente svolto una intensa ricerca da cui scaturisce un libro interessante ed originale che tratta un argomento certamente poco frequentato eppure utile a capire non solo l’Italia (e ripercorrerne almeno in parte la sua storia), ma pure un altro grande Paese latino, quale è la Spagna.
Varie sono le città delle quali si parla e che sono descritte dal viaggiatore, ora in modo entusiastico, ora con benevolenza, ora con atteggiamento più o meno severamente critico. Vi si parla – tra le altre – di Genova, Bologna, Ferrara, Venezia, Roma, Napoli (con l’immancabile escursione agli scavi di Pompei), Firenze, Torino. Spesso nei diari si trovano confronti tra città italiane e spagnole con prevalente successo delle prime.
Insomma, la lettura di un’altra versione del classico Grand Tour, quel “viaggio in Italia” che aveva carattere iniziatico, fondamentale per i rampolli dell’aristocrazia e dell’alta borghesia di tutta Europa.
Qui i protagonisti sono diversi, ma sempre attratti ed affascinati dal Bel Paese.
G.R.
(30 aprile 2019)