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Un concorso giornalistico internazionale dedicato alla migrazione dei lavoratori

È stato lanciato da ILO (International Labour Organization) il concorso internazionale per promuovere lavori giornalistici che affrontano il tema della migrazione dei lavoratori e cercano di mostrare come contrastare stereotipi, xenofobia e discriminazione nel mondo del lavoro.
L’obiettivo è “incoraggiare un giornalismo di qualità sul tema che vada oltre una narrativa tossica, basata solo sulla nazionalità, l’origine etnica, il genere e lo status”, perché “tutto ciò rafforza il pregiudizio, l’intolleranza e la stigmatizzazione contro i lavoratori migranti e le loro famiglie”.
Le domande devono essere presentate entro il 27 ottobre 2017.
I giornalisti possono proporre contenuti per una delle seguenti categorie: articoli online o cartacei, produzione media (giornalismo

fotografico, audio e video). Gli articoli non devono essere lunghi più di 8000 parole e i contenuti video non devono durare più di 10 minuti.
Gli elaborati proposti (pubblicati tra il 1 gennaio 2016 e il 27 ottobre 2017) devono inoltre fare riferimento a due aree tematiche: caratteristiche dei lavoratori migranti (contributo alla società presso la quale lavorano, loro diritti, condizioni di lavoro, lavoro irregolare); regolare reclutamento dei lavoratori.
I vincitori riceveranno un premio in dollari e i loro lavori saranno pubblicati sul sito di ILO come esempio di buon giornalismo.
Per partecipare bisogna compilare il form online prima del 27 ottobre 2017. Saranno accettati lavori in tre lingue: inglese, francese e spagnolo. Lavori in altre lingue saranno accettati se accompagnati da una traduzione fedele integrale in una delle tre lingue ufficiali.
Il concorso ha il contributo della campagna “Un Together“ (che vuole incoraggiare un’azione globale per contrastare la xenofobia contro rifugiati e migranti) ed è organizzato da ILO in collaborazione con International trade union confederation, International organization of employers, Unhcr, Federazione internazionale dei giornalisti, Equal times, Solidarity Center, Human Rights Watch, Migrant Forum in Asia.
Ulteriori informazioni nei siti di Ilo e Associazione Carta di Roma.
F.S.
(9 settembre 2017)