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Insolite vicende tra latte e politica svelate da Luciano Nigro e Luciano Sita

Un singolare libro-intervista scritto a quattro mani da Luciano Nigro e Luciano Sita. È Latte, soldi e politica. Vent’anni di battaglie della Granarolo tra gli scandali della prima Repubblica e i crac di Cragnotti e Parmalat, pubblicato dalla Società editrice il Mulino.
Cosa c’è di più pulito, di più puro del latte? Nulla, verrebbe da rispondere. Tuttavia, nel raccontare come la Granarolo è diventata l’impresa numero uno del settore lattiero-caseario italiano, Luciano Sita (che l’ha guidata dal 1991 al 2009) svela un mondo tutt’altro che immacolato. Intervistato da Luciano Nigro, Sita apre l’album dei ricordi e “ricostruisce la storia a lieto fine di una cooperativa a un passo dal fallimento, che in dieci anni è riuscita a diventare la regina italiana del latte grazie al lavoro di migliaia di allevatori, agli investimenti in nuove

tecnologie e all’accortezza della dirigenza”. Senza fare sconti a nessuno, “racconta anche come questa bella storia abbia incrociato affari molto sporchi, legati alle vertiginose ascese e alle clamorose crisi di Parmalat ed Eurolat”. E così rivela “un dietro le quinte dove si intrecciano vicende di soldi e di politica, trionfi sportivi, finanza corrotta e risparmiatori spennati, in un mosaico che mette assieme molte tessere della Prima Repubblica e ricostruisce la fine di un’era politica”.
Luciano Sita, direttore generale di Conad dal 1962 fino alla fine degli anni Ottanta, è stato presidente del Gruppo Granarolo dal 1991 al 2009. Ha ricoperto numerosi altri incarichi (fra i quali la presidenza di Legacoop Agroalimentare) ed è tra i fondatori di Impronta Etica, associazione non profit per la promozione dello sviluppo sostenibile e la diffusione dei valori etici nelle relazioni economiche e finanziarie.
Luciano Nigro, giornalista di Repubblica dal 1987, caposervizio della redazione di Bologna, si è a lungo occupato di cronaca, politica ed economia con diverse parentesi di servizio a Roma. Dal 2000 insegna pratica giornalistica al Master in giornalismo dell’Università di Bologna.
F.S.
(16 gennaio 2018)